Periodo relativamente tranquillo sui sette colli. Le sirene dal mare iniziano già ad inviare i loro richiami sostenute dall’anticiclone Zèfirus, che sta per fare il suo ingresso sull’Italia segnando l’ingresso del semestre estivo è promettendo bel tempo e clima mite per tutti. Dalle alpi alla Calabria isole comprese. Combinato al contemporaneo ingresso dell’ora legale, è un effetto devastante che produce un crollo netto di tutte le volontà operative. La voglia di passare il tempo a far nulla è una grande tentazione, vinta solamente dalla possibilità di trascorrere giornate interminabili all’aria aperta. Bisogna fare attenzione però perché le freddate improvvise sono in agguato. Il venticello ingannatore di Roma a primavera è spesso una trappola che regala quegli odiosi mal di gola fuori stagione. In questo mese spartiacque tra la bella stagione e l’inverno, i fortunati proprietari di una casa fuoriporta nei dintorni della capitale iniziano a fare le pulizia e a preparare la stagione estiva, sognando grigliate all’aria aperta con gli amici al mare o in montagna. Per gli altri inizia la corsa per prenotare con discreto anticipo le tanto agognate vacanze, scandagliando il web alla ricerca di offerte per risparmiare qualcosa ed assicurarsi le sistemazioni migliori. La serenità di questa tranquilla discesa verso l’estate, è purtroppo rotta da alcuni efferati e barbari eventi di cronaca che rimandano immediatamente ad atmosfere più cupe. E’ il caso del povero Emanuele Morganti brutalmente assassinato nelle vicinanze di una discoteca ad Alatri, paese alle porte di Roma. Il giovane 20enne, vittima di un pestaggio di gruppo durato 15 minuti ha così incontrato la morte. Così, improvvisamente, per mano di assassini senza pietà che lo hanno massacrato a colpi di spranga per futili motivi, rivelandosi delle bestie mancanti del minimo senso di appartenenza alla categoria degli umani. Quello che appare incredibile nella vicenda è che Mario Castagnacci, considerato dagli inquirenti l’autore del colpo mortale sul giovane ragazzo, fosse stato scarcerato solamente poche ore prima del delitto dopo essere stato arrestato il giorno precedente perché trovato in possesso di centinaia di dosi di differenti droghe. Risultando inoltre recidivo per gli stessi reati. La discutibile procedura del giudice ha determinato immediatamente l’apertura di una pratica di inchiesta a suo carico. Malgrado questo, le modalità del suo operato lasciano inquietanti interrogativi sul funzionamento della giustizia Italiana e sulla certezza della pena, forse la sua lacuna più evidente. Lascia però ancor più basiti la debolezza con cui questi fatti riescono a scuotere la nostra coscienza, ormai tarata ai minimi livelli da una morale pubblica in grado di ingoiare con estrema facilità anche le cose più brutte. L’ambiente politico sonnecchia con Gentiloni, Presidente del Consiglio quasi per caso che forse in molti nemmeno sanno chi sia. L’effetto è simile a quello di un paravento cartonato, che nasconde i giochi che si stanno svolgendo dietro le quinte, per ristrutturare una sinistra che nel massimo sforzo di cambiamento prodotto è capace di cambiare il nome da PD a MDP, anagrammando personaggi, simboli e contenuti in uno spezzatino di formazioni. Una confusione in cui c’è da aspettarsi il ritorno di Renzi, che probabilmente si ripresenterà sulla scena come se niente fosse facendo il vago sui suoi fallimenti precedenti. Sul fronte cittadino gli attacchi mediatici al M5s sembrano aver perso di intensità, forse perché gli altri partiti sono impegnati nelle grandi manovre o forse perché se realmente spingessero per far cadere la Sindaca, non avrebbero nessun candidato credibile da proporre in alternativa. Inoltre non sarebbe il caso di commissariare Roma per la seconda volta consecutiva. Anche perché ancora bisogna rimediare agli atti di protagonismo del precedente Commissario Gabrielli. Proprio in questi giorni infatti, stanno smontando le barriere allo stadio Olimpico, inutili separazioni accompagnate da immotivate misure di sicurezza che hanno offeso la dignità dei tifosi di Roma e Lazio le due squadre di calcio romane , togliendo loro la voglia di andare a vedere la partita. Tifoserie sottoposte a perquisizioni ossessive, ripetute ed umilianti, inutile dimostrazione di forza attraverso il quale lo sceriffo Gabrielli si è guadagnato i galloni di capo della polizia. Da adesso a fine ottobre Roma è bellissima e anche se ci abiti da sempre riesci a scorgere ogni volta un angolo nuovo, una prospettiva a cui non avevi fatto caso. E’ solo una parziale compensazione per tutti i disagi che questa capitale purtroppo si porta dietro. Disagi che fortunatamente i turisti vivono in maniera minore. Rapiti dalla bellezza senza età della capitale, dagli scorci sul Tevere e dai monumenti marmorei che brillano in pieno sole, sopportano pure le carenze strutturali ormai radicate della capitale ed i minimi fastidi che possono arrecare, ripagati con gioia da una carbonara fatta a mestiere da reperire con estrema facilità in ogni angolo della città a tutte le ore. In alternativa al girovagare per il centro, da segnare Il prolungamento dell’esposizione multimediale “Van Gogh Alive - The Experience” viaggio nelle opere del pittore olandese, fino al 23 aprile al Palazzo degli Esami. Per rimanere in tema con la stagione invece c’è “La Casa delle Farfalle” in Via Appia Pignatelli, dove è stata riprodotta una foresta tropicale in un giardino, che da la possibilità di vedere centinaia di farfalle diverse volare liberamente.