IL NUOVO POLO MUSEALE NASCE NEL CHIANTI. A GAIOLE

            IL NOME? CHIANTI ORIGO

 

 

 

Chianti Origo. Un nome inconsueto che, oltre a sottolineare il luogo di origine del Chianti, richiama estro e curiosità visto che Gaiole che stavolta ci ospita in casa, è terra feconda nel generare progetti nuovi, interessanti e coinvolgenti quale la formula del Chianti del Barone Bettino Ricasoli anno 1872, ed ancora l’Eroica permettendo di esportare ovunque un nuovo modo di fare turismo e sport tradotto di conseguenza in buon stile di vita.

Nel nuovo ‘Polo Culturale’ ove si respira appunto di ‘nuovo’, vengono raccontate   le varie anime del territorio quali anche il “Museo alle origini del Chianti”, “Terre di Gaiole”, la ‘Galleria Olmastroni’ e la “Ciclofficina Luciano Berruti”.

Il buon parterre di relatori nel segnalare territorio di suggestive strade bianche, fattorie e castelli, non mancava poi di ricordare lo stile etrusco e poi romano, con l’importanza del Medio Evo sino ad arrivare ai giorni nostri dove la passione non si affievolisce certamente! Non a caso viene osservato il ‘Chianti’ ambiente di spazio vivo e di socialità dove tra l’altro sono sempre stati creati anche buoni posti di lavoro. Il museo ci immerge in quel racconto inclusivo e partecipativo, dove l’archeologia si affaccia in tutta la sua maestosità accarezzando tuttavia anche la chiave contemporanea che si affaccia nelle varie opzioni come il digital story-telling del vino. Studiosi del passato e più recenti, continuano a percorrere tale suolo ‘magnificat’ sconfinando poi anche negli aspetti più antropologici della zona. Vera e propria anima del paese, la produzione vinicola a livello mondiale viene abbracciata in un contesto d’ondulate colline e quindi decisamente ottima vetrina per chi s’affaccia!

Ottima vetrina capace di racchiudere le 33 cantine del Comune di Gaiole, d’altronde…come non nascondere che le idee migliori vengono dopo aver bevuto due bicchieri d’ottimo vino?

 Sempre su, al Museo le suggestive tele nella meraviglia della pietra e del legno, lanciano messaggi di approfondimento e, proseguendo, obbligatorio soffermarsi sui Sepolcreti etruschi ed ancora tutto ciò che necessitava per la cultura vinicola.

Giù, nello spazio ‘de L’Eroica’, l’incanto è dato dalla vecchia ciclofficina Luciano Berruti, famosissimo riparatore di bici con accanto il quadretto delle tariffe. Stupende le coloratissime locandine retrò ed ancora tutti quei sellini a solo posti quali basamento per sedersi infilando appositi monitor sì d’ammirare le magnificenze proposte: ambientali e non solo!  Simpaticissimo poi il ‘gioco’ delle biciclette che si osservano col naso all’insù, leggendo: Vasco Pipa Nuti, G.Carlo Brocci,

Paolo Rinaldi ed altri ancora, con tanto d’onore a tali storici ciclisti.  Tra ferri e ferracci spuntano anche biciclette più nuove ricordando il meraviglioso evento de: L’Eroica’ che non smette mai d’appassionarci.

Decisamente un ottimo lavoro nelle ex ‘Cantine Ricasoli’ oggi Polo Culturale che esalta anche i valori dello sport avvalendosi di numerose istituzioni con progetto tra l’altro, produzione ed allestimento, da parte di: “Opera Laboratori” capace d’aver avviato una fruttuosa collaborazione tra pubblico e privato.

Info e prenotazioni: 0577- 28.63.00

booking@operalaboratori.com

 

 

Carla Cavicchini