Di Mambro Dolores

Docente e Pedagogista

 

In un contesto economico sociale nel quale il presente è caratterizzato dalla precarietà diffusa e il futuro vissuto come una minaccia le persone vivono incapaci di percepire i valori fondamentali. Ai saldi legami di un tempo all’interno di una coppia, di una famiglia, sono sostituiti legami “liquidi”, tutt’altro che duraturi sanciti unicamente per profitto personale, rappresentando una problematica che porta alla disintegrazione dei rapporti umani e il declino della società.

Attualmente stabilire un legame forte e duraturo non è sempre facile, poiché entrano in gioco molti fattori quali l’impegno   , il senso di responsabilità il rispetto per l’altro e anche una percezione di paura che va a frenare le relazioni.

L’amore liquido come lo definì il grande sociologo Zigmunt  Bauman  , ovvero diviso tra il desiderio di vivere emozioni da un lato e la paura di legarsi effettivamente a qualcuno dall’altro.

Questo nobile sentimento è diventato una pedina dell’odierna condizione umana nella quale si scontrano facilmente il senso di sicurezza con la voglia di libertà. In una realtà per lo più consumistica “liquida”   dove i sentimenti e le relazioni umane sono mercificati ,l’amore inteso come legame solido e duraturo basato sulla fedeltà, sull’aiuto perde  il vero significato ,così che l’uomo attuale è continuamente alla ricerca di un piacere immediato.  

Vittime di questi timori sentimentali sono soprattutto i giovani che non riescono a vivere i legami in maniera vera e profonda.

I legami stabili creano timore così si cerca rifugio nelle relazioni virtuali   perché è permesso di mantenere le distanze o riavvicinarsi al partner con estrema facilità gestendole a proprio piacimento con distacco e disimpegno. Dunque se le relazioni reali   richiedono impegno, le connessioni sono semplici, avendo la possibilità di connettersi e disconnettersi con un clic, proprio come avviene sui propri social: Facebook, Twitter ,Instagram.

I fattori che rendono fragili i legami sono la mancanza di comunicazione, la difficoltà di assumersi responsabilità, l’incapacità di adattarsi all’altro, l’egoismo dei singoli. Il predominante individualismo punta solo a soddisfare la necessità con un inizio ed una fine sempre in maniera fugace portando ad intraprendere relazioni sempre più instabili.

L’uomo non riuscendo ad autoaffermarsi cerca di definirsi con ciò che è esterno da lui innescando pericolosi circoli viziosi fino a rinunciare alla capacità di amare. Assiduamente l’amore liquido finisce per assumere i connotati di una vera e propria dipendenza affettiva, poiché alla base manca un sano senso dell’identità individuale e anche la mancanza di empatia che può rappresentare un ostacolo alla costruzione di un legame stabile.

La peculiarità   delle relazioni è passata in secondo piano a favore della quantità e il desiderio è mutato in un capriccio passeggero trascinando   nel vortice della liquidità segnata da condizioni di mutevolezza costante nella quale tutto ha una scadenza.  L’amore liquido estemporaneo lascia aridi, insoddisfatti e affamati di sentimenti pertanto occorre tornare a prediligere relazioni sincere solide per sperimentare l’amore autentico, necessariamente costruendo una solida autostima personale per   un senso di fiducia e sicurezza  che permette di investire in sentimenti solidi e duraturi.