Averardi & Caliendo

 

La reunion tra Gianfranco Caliendo e Gianni Averardi ci regala il primo videoclip: “Pecché” (Get Back). I Beatles in chiave napoletana.

 

Gianfranco Caliendo e Gianni Averardi si sono riuniti artisticamente dopo 42 anni, e hanno inciso un nuovo album insieme, di prossima uscita: Liverpoolcinella. I due artisti sono i fondatori de Il Giardino dei Semplici, popolare gruppo a cui hanno dato vita nella seconda metà degli anni 70, vendendo 4 milioni di copie in Italia e all’estero. Gianni (batterista, corista e autore) ha lasciato la formazione nel 1980, mentre Gianfranco (frontman, voce solista, chitarrista e autore) è diventato solista nel 2012.

Il primo singolo del duo, rinominatosi Founders Reunion (la reunion dei fondatori), è Pecché, una versione partenopea del classico dei Beatles Get Back, originariamente pubblicato nel 1969. Il testo in vernacolo denuncia alcuni aspetti “guasti” della città di Napoli, e la volontà del popolo di protestare contro ciò che non va.

 

https://www.youtube.com/watch?v=JVEZthJq0Q0

 

Il binomio Averardi-Caliendo si avvale delle sue voci uniche, delle chitarre e degli arrangiamenti di Gianfranco, nonché della tammorra di Christian Brucale, per dipingere un affresco in cui le melodie immortali di Lennon-McCartney si vestono di carnalità, vicoli ed energia scugnizza.

Il videoclip ufficiale del singolo, realizzato in 4K, è diretto da Michele De Angelis per la Midea Video, ed è stato filmato al Museo di Pulcinella di Acerra.

 

Gianfranco Caliendo: “Era il nostro sogno da oltre quarant’anni… e cioè da quando "inventammo" il progetto Liverpoolcinella, e lavorammo ai testi in napoletano da "incollare" alle musiche dei Beatles, il mito della nostra adolescenza. La nostra intenzione era quella di mettere in risalto la nostra napoletanità attraverso quelle melodie, senza assolutamente scimmiottare i quattro baronetti… esaltando la loro vena creativa, che talvolta sembrava incredibilmente ispirata dalla nostra nobile e antica tradizione musicale”.

 

Tiziano Caliendo - Ufficio Stampa Gianfranco Caliendo