Un San Valentino dal dolce risveglio. Perché no? Il 14 febbraio giorno dell’amore e di tutti gli innamorati, invitiamo stavolta il gentile maschietto a svegliare l’adorata fanciulla - le donne son sempre giovani - tramite la fragranza d’un buon caffè arricchito da delicata pasticceria ‘mignon’, arricchito da cuori di cioccolata. A letto, col bel vassoio ‘centrotavola’ e due belle tazze da cappuccino preferibilmente “rosso – fiamma”, inizieranno lo splendido risveglio suggellato da quei baci come intendeva il grafico francese Peynet.

Proprio così nacquero Valentina e Valentino, tenera coppia d’innamorati filiformi dall’espressione radiosa e trasognata. Lei, col visetto tenero e sbarazzina coda di cavallo, lui col capello lungo liscio e quella sorta di ‘bombetta’ poggiata in testa, testimonial d’amore eterno.

Ma eccoci alla cena preparata con estrema cura nell’intima abitazione, in tempi di tale pandemia. L’inizio può essere dettato dai molluschi - tra l’altro afrodisiaci in quanto ricchi di zinco – colla squisita aragosta e tante ostriche di contorno.

Raggiunti da Antonella D’Isanto “etiquette – coach” d’altissimo livello, suggerisce inoltre di mettere in tavola un fragrante “cous-cous” ai frutti di mare da preparare prima per far riposare il tutto, senza ‘impicciare’ ai fornelli e sedersi tranquillamente a tavola.

“Lo consiglio quale piatto unico, già ricco di verdure in sé - osserva - aggiungendo ad ostrichette ed aragoste, una bella manciata di vongole, buon salmone, un po’ di datterini che colorano ed insaporiscono, terminando con fiocchetti di basilico.

Una prelibatezza che, oltre bella da vedersi, è altamente ricca d’Omega – 3 dai buoni effetti antiossidanti.”

Mi trovo perfettamente d’accordo, a corollario di tutto ciò aggiungerei dell’ottimo vino – morbido e profumato – da versare in calici carichi di sensualità – il vetro svela e rivela – da sorseggiare insieme notando, anzi ‘sentendo’ il legame caldo e profondo che si fonde nell’aria, magari a lume di candela.

Certo, annaffiare di gusto e non troppo è di dovere, il mio consiglio è di portare lo “Spumante metodo classico”, oppure un ottimo vino bianco ‘fermo’ che può andare tranquillamente dal Trentino alla Sicilia.”

Ad una esperta come lei chiediamo i suoi gusti.

Mah…ognuno ha i propri e deve mantenerli, personalmente amo il ‘friulano’ nonché i vini della mia terra, i ‘siculi’, a base di ‘catarratto’ ed inzolia - chiamati anche nzoglia - quali appunto vitigni autoctoni siciliani.”

Oddio siamo andati troppo avanti dimenticandoci i dolci.

Ma quando mai!!! Ribadisco l’organizzazione nell’avere tutto pronto sottomano, portando il classico dolce al bicchiere quale “mousse di caffè”, oppure presentare quell’antiche coppe di champagne sempre così ricche di fascino… all’insalata di bosco! Come? Semplicissimo! Caricarle di mirtillo, ribes, fragole, more, un goccio d’aceto balsamico, un po’ di zucchero sopra, terminando con riccioli di panna che non guastano proprio. Un dessert sopraffino che, oltre ad essere gustoso, “pulisce ben bene la bocca!”

Quanto al digestivo…beh…per la notte di San Valentino non ce n’è proprio bisogno!!!

 

Carla Cavicchini

mail: cavicchini.press@gmail.com

Foto: https://alleideen.com/torten-dekorieren-thema-schokolade/