FASCI LITTORI BEN CONSERVATI SULLA FACCIATA ESTERNA

DELLA STAZIONE CENTRALE DI MILANO!

ESALTATI ICONOCLASTI DISTRATTI?

 

 

Annotazione (e foto) di Claudio Beccalossi

 

 

 

Milano – La storia è storia! Anche perché tutto nell’imponente struttura, suo malgrado o meno, riporta al discusso ma vissuto Ventennio da nominare sottovoce o, meglio (per alcuni), da cancellare dalla cronologia degli eventi anche architettonico-artistici (Stato islamico jihadista salafita docet).

Progettata dall’architetto Ulisse Stacchini (Firenze, 3 luglio 1871 – Sanremo, Imperia, 5 gennaio 1947) e realizzata tra il 1925 ed il 1931, la nuova Stazione Centrale di Milano venne inaugurata il 1° luglio dell’anno di conclusione dall’allora ministro delle Comunicazioni Costanzo Ciano (conte di Cortellazzo e di Buccari, Livorno, 30 agosto 1876 – Ponte a Moriano, Lucca, 26 giugno 1939, padre di Galeazzo, Livorno, 18 marzo 1903 – Verona, 11 gennaio 1944, diplomatico e politico nonché marito di Edda, figlia del Duce Benito Amilcare Andrea Mussolini) e da mons. Giacinto Tredici, vicario generale dell’arcidiocesi meneghina (Milano, 23 maggio 1880 – Brescia, 19 agosto 1964).

Il 1931, anno dell’inaugurazione, viene citato dalla scritta “AN IX” (cioè 1931, nono anno dell’Era fascista partendo dalla data della Marcia su Roma di fine ottobre 1922) accanto ai fasci littori. Che, forse perché sono piazzati ben in alto, resistono indisturbati, magari alla faccia di chi avrebbe voluto frantumarli.