BRASILE: AMBASCIATA ED ISTITUTO “RECICLANDO SONS” UNITI NELLA SOLIDARIETÀ PER LA PANDEMIA

26/06/2020 - 17:49

BRASILE: AMBASCIATA ED ISTITUTO “RECICLANDO SONS” UNITI NELLA SOLIDARIETÀ PER LA PANDEMIA

 

BRASILIA\ aise\ - L’Istituto Reciclando Sons (Riciclando suoni) di Brasilia dedicherà uno degli appuntamenti del ciclo di live settimanali denominato “Serenata Solidària” all’Italia ed all’Ambasciata d’Italia a Brasilia, in occasione di un’iniziativa solidale congiunta che unirà l’assistenza alle famiglie più vulnerabili alla promozione della lingua e cultura italiana.
L’Istituto, attivo dal 2001 nella zona periferica della capitale conosciuta come “Cidade Estrutural”, realizza un’importante azione sociale e formativa attraverso l’offerta gratuita di corsi di educazione musicale destinati a bambini e giovani che vivono in contesti di deprivazione, vulnerabilità, grande disuguaglianza e carenza di strutture educative e di opportunità. Con l’obiettivo di garantire la costruzione di uno spazio di vita sano, capace di contribuire alla formazione ed alla partecipazione civica dei cittadini nonché alla crescita degli allievi assistiti (4.000 ad oggi), i progetti educativi dell’Istituto rispondono ad un’importante domanda di istruzione ed inclusione sociale di bambini, adolescenti e famiglie, generando opportunità per futuri percorsi professionali altrimenti inaccessibili.
Quella tra l’Istituto Reciclando Sons e l’Ambasciata d’Italia è un’amicizia che dura ormai da anni, ricordano da Brasilia. Grazie alle iniziative promosse dalla direttrice e docente, Rejane Pacheco, ed all’attenzione da sempre dedicata dall’Ambasciata alle azioni sociali e di solidarietà contraddistinte da contenuti di valore e di spiccata qualità, la collaborazione vanta una serie di azioni proficue e diversificate, tra cui concerti, seminari e masterclass tenute da musicisti italiani, donazioni ed internship con prestigiosi enti di formazione musicale italiani.
Il ciclo di incontri tematici “Serenata Solidària”, ideato dall’Istituto, è stato inaugurato nel maggio 2020 e realizzato nel rispetto delle misure di sicurezza igienico-sanitaria richieste. È trasmesso sul canale youtube dell’Istituto ed ospita dibattiti su importanti temi di attualità, anche grazie alla presenza di invitati speciali.
Il live che sarà trasmesso domani, 27 giugno, alle 11.00 sarà interamente dedicato all’Italia: ospiterà un’intervista all’Ambasciatore Francesco Azzarello e sarà arricchito da intermezzi musicali che gli allievi dell’orchestra e del coro dell’Istituto eseguiranno su brani di Ennio Morricone, Francesco Sartori e Lucio Quarantotto. Ampio spazio sarà dedicato alla campagna di solidarietà “Nos Ajude a Ajudar (Aiutaci ad aiutare)”, cui l’Ambasciata ha aderito, e che avrà come tema centrale l’Italia: saranno cucinati piatti ispirati a ricette tipicamente italiane ed uno spazio della live sarà dedicato alla storia ed alla tradizionale ricetta della pizza. Gli alimenti saranno quindi donati a 150 famiglie in situazione di vulnerabilità socio-economica, unitamente a generi di prima necessità, articoli per l’igiene personale e coperte.
Le donazioni raccolte durante il live saranno interamente destinate alla campagna “Nos Ajude a Ajudar” per l’acquisto di ulteriori 150 cestas básicas (kit di generi alimentari) e 150 coperte, che saranno consegnate alle famiglie di “Cidade Estrutural”.
“L’iniziativa – sottolinea l’Ambasciata – mostra chiaramente come eventi di promozione della cultura del nostro Paese possano trasformarsi anche in opportunità di promozione sociale (specie in contesti quali le periferie ed il mondo scolastico brasiliano), le cui ripercussioni si estendono ben oltre il limite temporale dell’attuale situazione pandemica, offrendo ai meno fortunati possibilità diversamente inaccessibili”.
In attesa che le circostanze rendano nuovamente possibile la realizzazione in presenza di eventi culturali e sociali, “Serenata Solidària” si propone come iniziativa che, seppur virtuale, mira a far riscoprire l’importanza di valori universali concreti, quali la solidarietà. (aise)

Fonte: Venceslao Soligo