Effetto serra, riscaldamento del clima oppure normali cicli metereologici della terra, chi ha ragione non si sa. Fatto sta che questo clima è totalmente al di fuori degli standard. A Roma freddo nemmeno a parlarne tanto che nessuno ha ancora acceso il riscaldamento, anche se però dicono che le temperature tra qualche giorno si ridurranno drasticamente.

Intanto pioggia però, tanta pioggia come era da tanti “novembre” che non si vedeva. Il ricorso all’ombrello non frena però la corsa al Black Friday, appuntamento del consumo di massa che negli ultimi anni ha tolto anche la gioia dei regali di natale, che ora in molti casi si fanno prima togliendo la magia della sorpresa. Un mondo sempre più scadenzato e stereotipato, riflesso dal capo chino che la gente rivolge al proprio cellulare non riuscendo a separarsene. Un’attrazione magnetica con lo schermo, che non risparmia nemmeno i tempi morti dell’attesa di un ascensore.

Il natale è arrivato già da settembre o meglio, è da quella data che alcune aziende andando oltre il senso della misura hanno cominciato ad impostare le proprie campagne pubblicitarie sulle festività, quando a Roma quasi si andava ancora in infradito e bermuda. Sembra diventato tutto una macchina dell’evento, che mette in fila una ricorrenza dietro l’altra con l’unico scopo di fare profitto. Per il mercato che sia una festa religiosa o un Halloween qualsiasi è la stessa cosa.

Il risultato è che si arriva a dicembre con le festività che hanno già perso la maggior parte della loro attrattiva. A tenerne vivo lo spirito è l’esercito di mamme e nonne che stanno già tramando gli elaborati menù. Attraverso lo sfoggio delle loro sapienti arti casalinghe, il loro unico scopo è quello di riportare figli e nipoti alle antiche tradizioni familiari, riproponendo i sapori della cucina di casa e della propria storia.

Intanto ad un anno circa dalla fine del suo mandato, la Sindaca Raggi momentaneamente lasciata in pace grazie alla nuova alleanza con gli ex nemici giurati del Pd, bisserà una delle poche cose che gli è riuscita bene durante la sua amministrazione. A giorni infatti in Piazza Venezia tornerà l’albero di Natale sponsorizzato da Netflix, operazione commerciale con cui l’amministrazione era riuscita a fare un figurone garantendo a costo zero un addobbo Natalizio degno delle altre capitali mondiali, la dove le amministrazioni precedenti erano riuscite a sperperare malamente i soldi dei cittadini.

Quest’anno “Spelacchio” come fu chiamato dopo gli insuccessi del passato, sarà un abete naturale di tipo Abies Nordmanniana di oltre 22 metri di altezza e proveniente dalla provincia di Varese. Sarà illuminato con 80mila luci led e decorato con mille addobbi, tra sfere e cristalli di neve. L'inaugurazione, come da tradizione avverrà l'8 dicembre e l’eco dell’operazione sarà sicuramente utile in questi tempi di campagna elettorale infinita. Poco importa se Roma con tutti i problemi che ha arretra ogni giorni nella qualità di vita, a Natale possiamo far finta di niente e forse è anche giusto così.

Però anche volendo distrarsi passeggiando per il centro di Roma nei we, risulta sempre difficile. C’è sempre qualche manifestazione che costringe a deviare i propri percorsi o a creare disagi ai Romani, che settimanalmente sulle loro piazze a turno subiscono gli sfoghi e le lamentele di tutti i gruppi e le categorie d’Italia. Ogni nuovo fermento passa di qui e, in questo senso, non potrà certo mancare la probabilmente imminente manifestazione delle Sardine.

Il nuovo movimento anti Salvini nato dai social a Bologna, che si propone di contrastare la destra alle Regionali Emiliane che si terranno in gennaio. Nessun partito, simbolo o insulto giura uno dei suoi fondatori Mattia Santoni, laureato in scienze politiche e collaboratore per una rivista legata a Romano Prodi e, già questo fa abbastanza ridere.

Insieme ai trentenni Giulia Trappoloni fisioterapista, Roberto Morotti ingegnere e Andrea Garreffa guida turistica, si propongono di sostenere il candidato uscente Stefano Bonaccini del Pd, che intanto si fa stampare i manifesti elettorali senza il simbolo del suo partito e, questo fa doppiamente ridere. L’idea iniziale era quella di contrapporsi alla manifestazione di Salvini in sostegno della candidata Lucia Borgonzoni.

Poi il movimento si è allargato a Modena e un po’ dappertutto e figuriamoci se non arriverà a Roma. Probabilmente è proprio questo l’intento dei burattinai di sinistra che, ormai in caduta libera in ogni sondaggio possibile e guidati dall’inerme Zingaretti, sono incapaci di far presa sulla gente e tentano probabilmente di agire su un doppio binario.

Da una parte sui social l’insulto acido vomitato sull’avversario politico e dall’altra, sulle piazze, il movimento buonista tutto peace & love che giura di non essere afferente a nessun partito, tentando di far presa su quella parte di popolazione che non ne può più di urli, strilli e buffonate, tipo l’alleanza con il M5s. Non ci si stupirebbe affatto tra qualche tempo nel ritrovare questi nuovi leader popolari tra le file del Pd, nuova generazione degli abbarbicati alla poltrona.

Come tutti gli altri pseudo movimenti degli ultimi anni, anche quello delle sardine è probabilmente destinato a finire nelle scatolette. Come quelle che doveva aprire il M5s e in cui invece si è infilato alla grande, mettendo le proprie poltrone sott’olio e, anche questo si, fa abbastanza ridere anche se in maniera amara.

Consoliamoci allora con il Festival del Cioccolato e della Pasticceria Natalizia, che chiunque passi per Roma tra il 7 e l’8 dicembre potrà trovare presso la Città dell'Altra Economia a Testaccio e che propone un mondo di cioccolato, di tutti i tipi e di tutte le forme nel cuore di Roma. Per la grande fotografia invece c’è la mostra di Gianni Berengo Gardin, interamente dedicata al fascino della Capitale dal secondo dopoguerra ad oggi, allestita presso l’Area Archeologica dell’Appia Antica fino al 12 gennaio.