Scarpette bianche bambini Bibbiano

E’ sempre stato così questa città non conosce le mezze misure e il caldo non fa certo eccezione. Dopo un inizio incerto di stagione, adesso tra le strada di Roma la gente boccheggia anelando un’isola di refrigerio. Si diceva una volta “bella l’estate con le sue dolci serate estive”, oggi però chi ha un condizionatore preferisce spesso blindarsi in salotto in compagnia di Netflix o Sky, con tanti saluti a feste di piazza e grandi ritrovi.

Questi però fortunatamente resistono, come quello sulle sponde del Tevere che, complice il magnifico scenario che gli fa da contorno, tiene viva l’anima autentica e festaiola di questa città. Comunque avvicinandosi Agosto a larghi passi i quartieri della capitale si svuotano sempre più. Il termometro della fuga estiva è dato dal drastico calo del traffico cittadino e dall’incredibile offerta di parcheggi, condizioni che lasciano fantasticare quelli che rimangono, sul paradiso che potrebbe essere questa città se fosse un po’ più a misura d’uomo.

Il caldo non favorisce le polemiche ne le grandi discussioni epocali, anche perché oltre la solita tiritera di lamentele per le problematiche ataviche fatti eclatanti non ce ne sono. Certo di qua e di la tra un autobus che prende fuoco e un malfunzionamento della metro, c’è sempre spazio per una critica sui trasporti o sulla mondezza, ma insomma tutto nella norma. Anche l’altra grande questione dello stadio di Tor di Valle sonnecchia, scivolando tra gli ordini del giorno di sedute in Aula Giulio Cesare.

Atti dovuti che si susseguono stancamente tra i mal di pancia di questo o quel consigliere in una maggioranza tribolata e sempre messa a dura prova, nel blando ritmo estivo che sembra rimandare ogni questione al di la della barriera di ferragosto. Con la città imbambolata dall’estate insomma, dalla finestra non si vede nulla di particolare però in compenso si sente un fetore imbarazzante, una puzza di marcio che stuzzica il vomito.

Stavolta la colpa non è dell’Ama però perché questo lezzo insopportabile viene da lontano, da centinaia di chilometri a nord, da Bibbiano in Emilia Romagna, una regione che per anni ha sbandierato ai quattro venti il suo modello di welfare. In questo sistema così acclamato da ogni sorta di media consenziente, ora rischia di aprirsi un voragine in grado di inghiottire tutto e tutti. L’hanno chiamato “Angeli e Demoni” questo scandalo e, nome più consono forse non poteva essere scelto visto che al centro ci sono i bambini e i loro presunti aguzzini.

Se le indagini confermeranno l’impianto accusatorio, demoni rischia di essere forse un termine anche troppo gentile. Si parla di affidamenti illeciti e di un’organizzazione volta a sottrarre i bambini alle loro famiglie, nell’ambito di presunte convenienze nel business delle case famiglia e di affidamenti di comodo. Gli inquirenti suppongono che i bambini sarebbero stati sottratti alle famiglie sulla base di relazioni manipolate ad arte dagli assistenti sociali, per poi essere affidati ad amici e conoscenti che ricevevano la somma mensile prevista dalla legge.

L’indagine è partita con un’ordinanza del gip Luca Ramponi del 27 giugno ma le indagini erano già in essere da un anno. Da quando la procura aveva osservato un aumento anomalo ed esponenziale delle segnalazioni di abusi sessuali su minori provenienti dal Servizio Sociale dell’Unione dei Comuni della Val D’Enza, che come conseguenza aveva generato altrettanti provvedimenti di allontanamento dalle famiglie di origine dei bambini.

L’indagine ha raccolto un volume di intercettazioni e testimonianze che sembrerebbero andare tutte nello stesso senso. Una modalità ripetuta che partiva da segnalazioni interpretate sempre come abusi sessuali dagli assistenti sociali, anche quando non ce ne era assolutamente motivo. Questo generava provvedimenti di allontanamento d’urgenza dalla famiglia, grazie a segnalazioni e relazioni all’Autorità Giudiziaria Minorile e alla Procura della Repubblica del tribunale di Reggio Emilia, ma “aggiustate” omettendo circostanze rilevanti o altri aspetti fondamentali.

I Carabinieri durante i loro sopralluoghi, hanno constatato l’assoluta normalità di abitazioni che nelle relazioni degli assistenti sociali erano descritte come inadatte e fatiscenti. Inoltre esaminando le differenti situazioni è emerso come tutto l’impianto del procedimento, era volto a rendere immotivatamente la famiglia come inidonea ad esercitare la propria genitorialità. I bambini venivano quindi indirizzati verso “La Cura” struttura pubblica di Bibbiano a sostegno di minori vittime di violenza e abuso sessuale, gestita dalla Onlus “Hansel e Gretel” di Moncalieri.

Qui venivano sottoposti a sedute di psicoterapia da 135 euro l’una, anche se la Asl avrebbe potuto svolgere il servizio gratuitamente, causando un danno economico alla comunità di circa 200 mila euro. Le intercettazioni raccolte dimostrerebbero come psicologi e assistenti sociali avrebbero manipolato i bambini per convincerli di abusi mai subiti. Il condizionale su tutta la vicenda è però d’obbligo, in quanto il processo non è ancora stato avviato e come sempre in questo caso bisogna stare attenti alle fake news.

Una di queste riguarda un apparecchio con il quale inizialmente si è era detto venisse praticato l’elettroshock ai bambini, ma citato nell’inchiesta come “macchinetta dei ricordi” che anche se usato impropriamente ed inutilmente, si è dimostrato invece essere il Neurotek apparecchio usato nella psicoterapia EMDR. Totalmente inutile in questo caso perché non in grado di far affiorare ricordi di fatti mai avvenuti.

Ma questa è solo una delle fake news di una triste vicenda che per quanto possa essere stata “sporcata” da inesattezze e false notizie, visto il volume di indagati e testimonianze, sembra difficile possa sgonfiarsi come una bolla di sapone, anche se è quello che chiunque vorrebbe. La buona notizia è che in questi giorni a seguito delle indagini, alcuni bambini sono stati tolti agli affidatari per tornare alle loro famiglie d’origine. La vicenda come tutto in Italia è stata strumentalizzata politicamente, visto che il sindaco di Bibbiano ed altri personaggi coinvolti sono riconducibili all’area PD.

L’inconsistenza del management politico di questo paese poi, fa si che la strumentalizzazione e la ricerca del pettegolezzo sull’avversario siano gli argomenti più grandi di cui parlare alle folle. Aspetto altrettanto triste della vicenda, è quello che vede la partecipazione popolare direttamente proporzionale al coinvolgimento di questo o a quel partito politico. Indignados un tanto al chilo che si stracciano le vesti solo per cose di cui possono attribuire responsabilità al proprio avversario politico, ma pronti a girarsi dall’altra parte senza esitazione davanti a qualsiasi abominio se solo si sospetta di un coinvolgimento della propria area politica.

Da tutto questo soltanto il bello può salvarci e come sempre la proposta cittadina di mostre è generosa e variegata. Forse però come mai in questo periodo i Fori Imperiali rivelano tutto il fascino della loro bellezza extratemporale. Al tramonto la luce solare in caduta sul candore dei marmi secolari regala un’atmosfera quasi surreale, che aiuta a sentire la magia della Roma dei Cesari proprio lì dove vivevano la loro vita pubblica, pensando ad opere come le grandi arterie stradali, le leggi e i codici civili che ancora oggi sono vivi nel nostro quoridiano. In alternativa e per ripararsi al fresco di un ambiente condizionato, c’è ancora la possibilità di vedere la già segnalata mostra “Roma nella camera oscura” al Museo di Roma, che presenta l’arte fotografica a Roma esplorando l’arco di tempo che va dalla scoperta della fotografia fino ai giorni nostri.