LUNA, 'LA GIOVANE SORELLA DEL RADIOSO APOLLO'

 

 

di Giordano Cevolani

 

 

 

 

Il 20 luglio 1969 l’astronauta statunitense Neil Armstrong fu il primo uomo a mettere piede sul suolo lunare. Armstrong faceva parte dell’equipaggio della missione Apollo 11, insieme a Buzz Aldrin che lo accompagnò nell’esplorazione del terreno lunare, mentre Michael Collins rimase in orbita lunare. L’allunaggio del modulo Lem toccò il suolo alle 20.18 (UTC, tempo universale) e Neil Armstrong, toccando il suolo alle 02.57 (le 4.57 in Italia) del 21 luglio, pronunciò una delle frasi più famose della storia: «Un piccolo passo per un uomo, un balzo gigantesco per tutta l’umanità»’.

 

Dagli anniversari non si fugge e questo del 20 luglio 2019 è considerato speciale perchè lo sbarco dell'uomo sulla Luna rappresenta un passaggio fondamentale nella storia dell'umanità. Lo sbarco di quel luglio, pur criticato, dubitato e addirittura negato nel corso di questi ultimi 50 anni e comunque tanto atteso e desiderato, è stato un evento storico senza precedenti, in grado di scatenare un formidabile interesse popolare verso l'astronomia, lo spazio e l'oggetto dell'impresa. Tutti si prodigarono per saperne di più e il primo risultato fu un salto in avanti della cultura generale nell’era della comunicazione di massa. Un evento rivoluzionario anche nel modo di vedere la realtà e la vita, tanto da essere accostato in modo anche imbarazzante ed equivoco al cinquantenario della contestazione studentesca che nel 1969 prese definitivamente piede in Italia e non solo.

Superluna 'di sangue' del 21 gennaio 2019 : l'astro è enorme data la sua particolare vicinanza alla Terra.

 

Jules Verne; la sua visione profetica dello sbarco umano sulla Luna

Jules Verne, con i due libri Dalla Terra alla Luna (1865) e Intorno alla Luna (1870), portò i suoi lettori in viaggio per la Luna 150 anni fa, quando gran parte della popolazione mondiale lo riteneva un'utopia e del nostro satellite ne sapeva ben poco. “Ecco – come esclama Michel Ardan, protagonista di Intorno alla Luna la bella Diana, la bionda Phoebe, la gentile Iside, l'incantevole Astarte, la Regina delle notti, la figlia di Giove e Latona, la giovane sorella del radioso Apollo”. Sono questi alcuni dei tanti nomi diversi che sono stati dati al nostro satellite nelle civiltà che si sono succedute nel corso dei tempi a significare di quanto sia importante la Luna per la vita umana. Il fatto è che la Luna compare in infinite commedie (la più celebre 'Sogno di una notte di mezza estate' di Sakespeare, per non parlare di poesie, da Saffo, a Leopardi, a D'Annunzio....e non ultimo San Francesco che nel suo Cantico delle creature apre l'epopea della poesia italiana e dove il nostro satellite viene chiamato 'sorella Luna').

Dal punto di vista scientifico i due libri di Verne offrono uno spaccato molto dettagliato delle conoscenze astronomiche dell'epoca relative al nostro satellite, al moto dei Pianeti e molto altro. Trame vorremmo dire quasi profetiche al punto da poter affermare che la fantascienza ha in un certo senso anticipato la scienza facendo sognare intere generazioni con descrizioni fantastiche ma al tempo stesso convincenti perché corredate di precise informazioni scientifiche. In questi romanzi, Verne anticipa veramente le prime fasi dello storico allunaggio avvenuto realmente oltre cento anni dopo, il 20 luglio 1969.

 

Le copertine dei due libri di Jules Verne: Dalla Terra alla Luna (1865) e Intorno alla Luna (1870)

 

Perché tanto interesse per il libro Dalla Terra alla Luna ? Raccontava Verne: "Sembrava che la Luna apparisse per la prima volta sull'orizzonte e che nessuno l'avesse peranco veduta nel cielo. […] non fu più permesso, neppure al meno letterato degli Yankees, d'ignorare un solo dei fatti relativi al satellite, né alla più ignorante delle vecchie mistress di ammettere ancora superstiziosi errori sul suo conto….”. La trasposizione fantascientifica dà un'idea di quello che avrebbe potuto essere la fase embrionale dell'era spaziale con l’uomo protagonista ma il messaggio finale di questa impresa racchiude anche una chiosa morale: chi è impegnato nella macchina produttiva della guerra (che tra l’altro sconvolgeva tutta l’Europa anche a quel tempo) dovrebbe investire meglio le sue risorse, nella scienza, con maggiori benefici per tutta l'umanità.

L'era delle sonde spaziali

Ma siamo davvero entrati nell’era spaziale con l’uomo protagonista?

La risposta non è ovvia. Lasciare lo spazio della Terra significa uscire dal potere del suo campo gravitazionale ed entrare nel campo gravitazionale di un altro oggetto celeste. Da questo punto di vista, se ci fissiamo sulla forza di gravità che ci tiene vincolati alla Terra, gli astronauti che abitano sulla Space Station (attualmente c’è anche il nostro Luca Parmitano che diventerà capitano dell’ISS a partire dal giugno 2019), non sarebbero da considerarsi nello spazio. Non sarebbero nello spazio neppure le migliaia di satelliti artificiali (vivi e defunti) che orbitano intorno alla Terra. Stanno nel dominio della Terra anche quelli per telecomunicazioni e meteorologia in orbita geostazionaria a 36 mila chilometri sopra l’equatore.

Sempre a rigor di logica, soltanto gli astronauti (poco più di una ventina) delle missioni “Apollo” (fino alla numero 17) dirette alla Luna possono dire di essere stati nel campo gravitazionale di un altro corpo celeste. Sotto questo aspetto, l’uomo è entrato nell’era spaziale nel dicembre 1968 e ne è uscito nel dicembre 1972. Quattro anni sono pochi per parlare di un’era. Non c’è da stupirsi se l’evento non è stato storicamente metabolizzato.

In compenso, dovremmo parlare in modo più appropriato dell’era delle sonde spaziali, sovrastata da navicelle sempre più sofisticate ideate dall’uomo che si sono spinte fino ai confini del nostro sistema solare. Dopo 40 anni dal loro lancio negli anni ‘70, Pioneer 10 e 11 e Voyager 1 e 2 tengono ancora vivo l’interesse del pubblico per le missioni spaziali prospettandoci una realtà ancora da definire e interpretare così come appariva alla gente, in una dimensione ancor più fantastica, dalla descrizione del viaggio verso e intorno alla Luna del romanziere francese.

Dopo la conquista dello spazio circumterrestre popolato da costellazioni di satelliti e stazioni spaziali, e l’invio di navicelle oltre ai grandi pianeti gassosi, gli obiettivi più immediati delle attuali missioni spaziali sono Marte e alcuni asteroidi disseminati nel sistema solare, ma è pure al via un nuovo programma di esplorazione umana del nostro satellite naturale che dovrebbe realizzarsi nel 2024.

Nella ricorrenza del cinquantesimo anniversario dell'Apollo 11, il libro FAR SUNSHINE: il viaggio dell'uomo dalla 'culla terrestre' verso l'ignoto, di G.Cevolani e A.Piazzolla, affronta il tema dei viaggi interplanetari all’interno del nostro sistema solare con sonde automatiche utilizzate esclusivamente a scopo esplorativo, anche se non esclude un fine commerciale in un futuro non lontano nello sfruttamento delle risorse esistenti soprattutto nei corpi minori, come appunto gli asteroidi del tipo NEO (Near Earth Objects). Nell'immediato futuro, comunque, un eventuale viaggio umano sembra precluso a causa del pericolo dei raggi cosmici e vento solare altamente dannosi per la salute umana. Vengono descritte alcune missioni (Rosetta, Dawn, Hayabusa-2 e Osiris-REx ) attrezzate per l’esplorazione di comete e asteroidi che rappresentano un target privilegiato per gli studi sulla formazione del sistema solare e per le indagini astrobiologiche che si pongono l’obiettivo della ricerca della vita al di fuori della Terra. Un capitolo a parte viene dedicato al pianeta nano Plutone e all'analisi dei dati della missione New Horizons, che ha raggiunto a capodanno 2019 Ultima Thule, il corpo celeste della Fascia di Kuiper, l'ultima terra conoscibile raggiunta da una sonda umana. L'aspetto più esaltante è che alcune sonde, come ‘droni spaziali’ pilotati da intelligenze umane, hanno già oltrepassato l’eliopausa - il bordo esterno del sistema solare - in un viaggio che li porterà verso l’ignoto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Frontespizio del libro FAR SUNSHINE (Sole lontano): il viaggio dell'uomo dalla “culla terrestre verso l'ignoto, di G.Cevolani e A.Piazzolla (pubblicato il 10 luglio 2019)

(https://www.amazon.it/FAR-SUNSHINE-viaggio-delluomo-terrestre-ebook/dp/B07V4GPXLH/ref=sr_1_9?qid=1563102042&refinements=p_27%3AGiordano+Cevolani&s=books&sr=1-9 )