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Per ulteriori informazioni: Centro Studi Sauro Cavallini
Via XXV aprile n. 23, 50014 Fiesole (FI), tel. +39.335.7877373
www.saurocavallini.it; e-mail: art@saurocavallini.it.

La mostra sarà aperta dal martedì alla domenica, dalle 8.30 alle 19.30; ingresso 7 euro (ridotto 3,50 euro). Info: www.polomusealeemiliaromagna.beniculturali.it.

La mostra “Il mestiere delle arti” sarà un’ottima occasione per ammirare - oltre alle opere di Sauro Cavallini - anche quelle di altri  esponenti delle arti figurative, tra i quali Igor Mitoraj, Jean-Michel Folon, Giacomo Manzù, Mimmo Paladino, Ivan Theimer, Giuliano Vangi, Kan Yasuda, Pietro Cascella e Mario Ceroli.

Per quasi tre mesi e mezzo nel Museo Nazionale ravennate si potranno ammirare due opere particolarmente significative dell’attività artistica di Cavallini - il Gufo del 1981 e Passo a due del 1984, testimonianze di quanto fosse importante per lui la ricerca sul movimento. Le figure infatti volteggiano, fremono e si allungano armoniosamente nello spazio sfidando i limiti di un precario equilibrio e originando armoniose composizioni in cui il moto del corpo diventa emanazione del moto dell’anima.

Curata da Ornella Casazza e dal Direttore del Museo Nazionale di Ravenna, Emanuela Fiori, la mostra propone una selezione di opere di artisti che spaziano non solo tra scultura e pittura, ma si allargano poi all’oreficeria e all’utilizzo di svariati materiali, dal bronzo alla ceramica, dal legno al vetro, dalla seta alle pietre dure.
E proprio il bronzo è stato uno dei materiali prediletti di Sauro Cavallini.
Infatti, dopo essere state ammirate lo scorso ottobre nella mostra antologica “Luce e ombra” - curata dal Centro Studi intitolato all’artista e ospitata nella Sala delle esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze - alcune sculture in bronzo di Sauro Cavallini dedicate ai temi della danza e degli animali, tanto cari al Maestro, sono state selezionate e saranno protagoniste anche in riva all’Adriatico.

Nata da un’idea del Direttore del Polo Museale dell’Emilia Romagna, Mario Scalini, e con un titolo che trae ispirazione dal celebre film di Ermanno Olmi del 2001, la rassegna si  pone l’obiettivo di “metter pace” tra arte e artigianato sotto l’egida della contemporaneità: “Perché a Ravenna, dice Scalini, per esempio i mosaici rappresentano da oltre duemila anni la contemporaneità, e sono ancora oggetto di un fervore artistico molto diffuso. Per questo l’organizzazione di una mostra capace di  coniugare ‘seduzione e bellezza nella contemporaneità’ qui ha trovato un ambiente adatto”.

Ci saranno anche le sculture in bronzo di Sauro Cavallini - l’artista spezzino di nascita, ma fiorentino d’adozione scomparso nel luglio del 2016, ne “Il mestiere delle arti. Seduzione e bellezzza nella contemporaneità”, la grande mostra d’arte collettiva che si inaugura negli spazi del Museo Nazionale di Ravenna il prossimo 15 febbraio (alle 18) e che proseguirà fino 29 maggio.

Museo Nazionale di Ravenna | 26.02-29.05.2019
Inaugurazione venerdì 15.02.2019 | ore 18

LE SCULTURE DI SAURO CAVALLINI
IN MOSTRA A RAVENNA

"Il mestiere delle arti.
Seduzione e bellezza nella contemporaneità"

04.02.2019