Invitato a Verona per i 120 anni dalla costituzione del primo tassello dell’attuale Gruppo Agsm (Azienda generale servizi municipalizzati del Comune), il popolare autore e conduttore televisivo ha svolto un’avvincente lectio magistralis tra storia, natura, umanità e progresso in contorno (se non “primo piatto”) all’orgogliosa ricorrenza – Qualcosa su di lui, “motore” di “Freedom – Oltre il confine”, dal 20 dicembre 2018 su Rete 4

 

Verona – L’occasione (alquanto retorica e trionfalistica) della celebrazione dei 120 anni dell’attuale Gruppo Agsm (Azienda generale servizi municipalizzati del Comune di Verona, “prodotto finale” della prima Azienda Elettrica Comunale sorta nel 1898, istituita ufficialmente il 24 ottobre 1931 raggruppando le aziende Elettrica ed Acquedotto, la Fabbrica del Ghiaccio, le aziende del Gas e Tranviaria), nell’Auditorium del Palazzo della Gran Guardia ed alla presenza di vari esponenti del gotha economico-imprenditoriale ed amministrativo scaligero, m’ha consentito di scambiare personalmente qualche spunto e d’ascoltare Roberto Giacobbo (Roma, 12 ottobre 1961), magnetico conferenziere per niente pesante affabulatore.

Alto e massiccio (circa 90 chili di peso per quasi 2 metri d’altezza), vicedirettore di Rai 2 dal 24 settembre 2009 fino all’ufficializzazione del suo “trasloco” a Mediaset (Rete 4), il 21 maggio 2018, è da tempo noto giornalista, documentarista e scrittore, oltre che, ovviamente, autore e conduttore televisivo. Dopo i successi di suggestive tematiche mistery dapprima con “Stargate – Linea di confine” su TMC (Telemontecarlo) dal 2000, conduttore e coautore assieme alla moglie Irene Bellini e, poi, con “Voyager” su Rai 2 dal 20 maggio 2003, è ulteriormente partito in un “viaggio” di 8 puntate con “Freedom – Oltre il confine” su Rete 4 dal 20 dicembre 2018, “missione” intrapresa secondo modalità innovative tra storia ed archeologia velate d’arcano. Oltre agli impegni professionali “di routine”, Giacobbo è stato pure docente incaricato di Teoria e tecnica dei nuovi media presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Ferrara.

Gioviale e cortese, Roberto, classico “gigante buono” della comunicazione scientifico-curiosa, m’ha dato spago prima della sua lectio magistralis alla Gran Guardia tra passato, presente e futuro, natura ed umanità, civiltà, industria e progresso (con descrizione finale dell’apparato Agsm), “primo piatto” abbondante e gustoso (se non “piatto unico”) della forse troppo autoreferenziata consacrazione del comunque lusinghiero anniversario dell’Agsm, voluta dal presidente Michele Croce, imbonitore non convincente sul palco.

Il pater di “Freedom – Oltre il confine” è stato particolarmente gentile con mio figlio Alessandro, accondiscendendo volentieri ad una richiesta di dedica con autografo prima del suo intervento e, al termine, avvicinatoci ancora a lui, chiedendogli se gli fosse piaciuta la sua narrazione. Certo la sua spiccata affabilità nei confronti dei giovani deriva anche dal fatto d’avere in casa tre figlie (Angelica, 22 anni, iscritta ad Economia e Management alla Luiss Libera Università Internazionale degli Studi Sociali “Guido Carli – , Giovanna, 20, approdata a Biotecnologia presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e Margherita, 17, liceale), cresciute a… pane ed originali approfondimenti culturali sul filo dell’enigma (che non guasta mai, anzi…) ma dovendo sopportare come… effetto collaterale, per esigenze di lavoro, lunghe e frequenti assenze del padre in giro per il mondo a realizzare i suoi reportage.

Giacobbo ha vissuto, tra il 1961 ed il 1975) a Bassano del Grappa (Vicenza) dov’era nato il padre. Dopo il liceo scientifico, il pressoché ovvio giocare in una squadra di pallacanestro ed i primi affacciarsi in programmi alla radio, s’è laureato in Economia e Commercio dandosi, però, ad attività di tipo giornalistico (scrittore, autore radiofonico e televisivo, conduttore di trasmissioni tivù).

Oltre che in programmi diventati cult e già citati, per la televisione s’è ingegnato, negli Anni Novanta del secolo scorso, quale autore di “Ciao Italia” e “Ciao Italia Estate”, “Big!”, “La festa della mamma”, “Il grande romanzo della Bibbia” (Rai 1), “Mezzogiorno in famiglia” e “Pomeriggio in famiglia”, “La cronaca in diretta” (Rai 2), “Giorno per giorno” e “Amici animali” (Rete 4). Nel 1997 è avvenuto il suo “salto” in soggetti “inquietanti”, “strani”, destinati a portargli successo e notorietà (la serie di “Misteri” su Rai 2), senza disdegnare altre… “tentazioni” d’autore (“Numero Zero”, “Dario Fo – Un giullare alla corte del Nobel” e “Speciale di Natale” per Rai 3), oltre a tre speciali del varietà “Pomeriggio di festa” (Canale 5). Tra altro, nel periodo 1999-2000 firma “La macchina del tempo” (Rete 4), programma condotto da Alessandro Cecchi Paone (Roma, 16 settembre 1961, giornalista, conduttore e divulgatore scientifico televisivo), nel 2001-2002 porta avanti il programma quotidiano “Cominciamo bene” (Rai 3) ed è regista di “Sportello Italia” (Rai International).

Roberto Giacobbo bazzica da anni, con originalità e verve istrioniche, non solo tra telecamere e segreti storici (o meno). Nel tempo e nell’accumulo di materiale ha costituito un’interessante bibliografia, tra cui: “Chi ha veramente costruito le piramidi e la Sfinge” (con Riccardo Luna, Stampa Alternativa, Viterbo, 1997); “Il segreto di Cheope. Alla ricerca del tesoro perduto delle piramidi” (con Riccardo Luna, Newton & Compton, Roma, 1998); “Il segreto di Leonardo – Sulle tracce di Maria” (Rai-Eri, Roma/Rizzoli, Milano, 2005); “Leonardo da Vinci grande genio” (Giunti, Firenze, 2006); “Le Piramidi mistero e realtà” (Giunti, Firenze, 2006); “Il ragionevole dubbio. Le risposte degli scienziati di fronte al mistero della vita oltre la vita” (Giunti, Firenze, 2007); “Atlante dei mondi perduti” (Giunti, Firenze, 2009); “2012. La fine del mondo?” (Rai-Eri, Roma/Mondadori, Milano, 2009); “Templari. Dov’è il tesoro?” (Rai-Eri, Roma/Mondadori, Milano, 2010); “Aldilà. La vita continua? Un’indagine sorprendente” (Rai-Eri, Roma/Monda-dori, Milano, 2011); “Da dove veniamo? La storia che ci manca” (Rai-Eri, Roma/Mondadori, Milano, 2012); “Conosciamo davvero Gesù?” (Rai-Eri, Roma/Mondadori, Milano, 2013); “La donna faraone” (Mondadori, Milano, 2014); “Le carezze cambiano il DNA, Il segreto dell’epigenetica” (Mondadori, Milano, 2017); “L’uomo che fermò l’Apocalisse” (con Valeria Botta, Rai-Eri, Roma, 2017).

“Emigrando” dalla comoda poltrona di vice direttore di Rai 2 agli scomodi sedili di trasferte all’estero per “Freedom – Oltre il confine”, Giacobbo ha semplicemente dato sfogo il suo rimettersi in gioco che ribolliva dentro insoddisfatto. Ed il pubblico televisivo, offeso e nauseato da tanti programmi-ciarpame in palinsesto, saprà ripagarlo ancora con impennate d’auditel

 

Didascalie delle foto:

1 : Roberto Giacobbo nell’Auditorium della Gran Guardia, a Verona.

2: Giacobbo mentre scrive una nota per Alessandro Beccalossi.

3: Roberto Giacobbo e Claudio Beccalossi.