Go Wine riporta il Veneto a Roma insieme alla grappa e alla cultura degli Alpini

Nelle sale dell’Hotel Savoy si è svolta la degustazione dedicata al Veneto organizzata da Go Wine per il quarto anno di seguito e quest’anno oltre alla viticultura regionale ha sostenuto anche l’iniziativa “Aiutiamo il Ponte di Bassano”. L’omaggio che l’associazione ha dedicato alla regione ha permesso a tutti gli ospiti di esplorare un territorio tra i più produttivi tra quelli italiani.

L’organizzazione del sistema agricolo ha fatto si che questa regione sia stata tra le più apprezzate dai wine lovers italiani e di tutto il mondo. I risultati di questo lavoro sono sotto gli occhi di tutti. Con il fenomeno Prosecco il Veneto domina il mercato mondiale dello spumante. Volumi e cifre da capogiro quelle mosse dello spumante Italiano ma la viticultura Veneta non è soltanto questo.

Il Prosecco è solo la punta di una piramide qualitativa che sa esprimersi in ogni territorio della regione. Tra i meriti di questa degustazione Go Wine c’è proprio quello di dare risalto a tutte quelle realtà, quelle doc e quei produttori che grazie alla qualità espressa non soffrono la gelosia del loro celebre spumante. Del resto ad esempio, vini come quelli della Valpolicella non possono certo impallidire davanti a qualsiasi confronto.

Il valore della degustazione di Go Wine è servito, qualora ce ne fosse stato bisogno, a ribadire valori e contenuti di questa grande tradizione vitivinicola. Tra i banchi d’assaggio tanti produttori hanno presentato i loro vini spiegandone i particolari. Dal tipo di suolo al clima fino al sistema di vinificazione, gli appassionati hanno potuto esaudire qualsiasi curiosità. Molto interessante la realtà dell’Azienda Collis che presente sul mercato romano con un proprio punto vendita riesce a anche a proporre prezzi veramente interessanti.

Tra i suoi spumanti accanto al Prosecco Extra Dry, l’altro spumante protagonista della sua regione che però la realtà distributiva italiana non consente di apprezzare su tutto il territorio nazionale. Il Durello qui in versione Brut prodotto con metodo Martinotti dai profumi delicati di fiori bianchi e frutta, di spiccata acidità che lo rende estremamente piacevole. Della stessa tipologia Il Durello Terre dei Vescovi e il Durello Le Macine, vini veramente piacevoli, sempre profumati e di piacevole leggerezza.

Tra i bianchi un posto di rilievo spetta certamente al Soave, ampiamente rappresentato da ottime produzioni, dal Caddis Soave 2015, al Soave Classico 2017 di Gini, entrambi esuberanti e ricchi nel gusto con una vena minerale che sottolinea la qualità del territorio Dello stesso tipo anche il Soave Superiore Corte Giacobbe Vigneto Runcata che rispetto ai precedenti aggiunge si limita nell’impatto olfattivo ma aggiunge piacevoli toni speziati frutto di una lavorazione in legno dosata quel tanto che basta per non marcare inutilmente il vino.

Molto piacevoli anche i vini di Poggio delle Grazie, scesa a Roma in Rosa con un Pinot Grigio 2016 dall’invitante rosa ramato fresco di frutta estiva ed erbe aromatiche. Ugualmente gustoso il suo compagno di banco, il Bardolino Chiaretto 2017, blend di corvina e rondinella dal gusto di piccoli frutti rossi e agrume. Tra i rossi si è fatto notare il Vespaiolo 2017 dell’Azienda Ca’ Blasi vino di grande semplicità e sicura soddisfazione da impiegare tranquillamente dai salumi alla pizza.

Di altro rango il Villacapodilista 2010 austero ed elegante taglio dell’Azienda La Montecchia. Un Colli Euganei Doc ottenuto con uvaggio di Merlot, Carmenere, Cabernet Sauvignon e Raboso. Frutto maturo, spezie e tabacco, che matura in barrique acquistando finezza ed eleganza. Per chiudere la Valpolicella un territorio tra i più vocati del veneto intero presente con diverse referenze tra cui i vini di Rubinelli Vajol, Valpolicella e Ripasso, eleganti, gustosi ed immediati nella loro pienezza, e l’Amarone di Trabucchi d’Illasi vino di grandissima complessità elegante e pieno di sfumature cangianti.

Di quelli che danno veramente soddisfazione a mettere il naso nel bicchiere. Nel corso della serata è stata presentata anche l’iniziativa “Aiutiamo il Ponte di Bassano”, che prevedeva già in sala una raccolta fondi per salvare il Ponte degli Alpini, simbolo di Bassano del Grappa. Il ponte, disegnato da Andrea Palladio, che si sta pian piano deformando e rischia di scomparire, portando via con sé una pagina eroica della storia Italiana.

Per sostenere anche culturalmente la causa degli Alpini, Go Wine ha portato in sala i prodotti dell’Antica Distilleria Sibona. Un banco d’assaggio per esplorare la grappa a tutto tondo. Dai prodotti giovani ai più strutturati, in una scala di morbidezze differenti adatte ad ogni preferenza.

Bruno Fulco