L’estate a Roma arriva quasi all’improvviso annunciata però da alcuni segnali inequivocabili, uno di questi è senz’altro Bererosa. Anche per l’edizione 2018 i cortili, le sale e i giardini di Palazzo Brancaccio, sono stai animati dall’assalto dalla frangia capitolina del popolo delle degustazioni. Del resto è difficile dire di no a Bererosa, l’evento di Cucina & Vini che anche questa volta fedele al suo collaudato cliché, ha rappresentato un appuntamento con tutti gli ingredienti necessari per renderlo di gradimento assoluto. Dalla location che nel centro di Roma, oltre ai giardini esibisce la bellezza delle sale interne del palazzo storico, alla selezione di vini sempre di altissima qualità e, non ultimo elemento, un corredo di sfiziosità gastronomiche di grande livello. Per gli amanti del genere diventa quindi una data da segnare a tutti i costi sul calendario, anche perché forse in nessuna degustazione Italiana, è possibile trovare una panoramica così esaustiva della vinificazione in rosa. Bererosa di fatto, anno dopo anno grazie alla ampia selezione dei vini, restituisce una fotografia dello stato di forma dei rosati e del loro percorso verso la qualità. Tra i punti di forza dell’evento la consueta presenza della batteria in rosa del Trento Doc, un blocco monolitico di grandissime aziende che catalizzano l’interesse degli ospiti, di fronte alle quali selezionare gli assaggi è impresa ardua. Endrizzi, Letrari, Monfort, Cesarini Sforza, Ferrari, Altemasi, Maso Martis e Maso Nero sono solo alcune di queste, che anche in rosa raggiungono il vertice qualitativo del resto della loro produzione. Livelli confermati anche per la Franciacorta, altro territorio d’elezione dello spumante Italiano, che a Bererosa era presente tra gli altri con Guido Berlucchi, Le Marchesine e Uberti. Ma lo spumante in rosa non si esaurisce qui e, questo paese enologicamente fortunato distribuisce piccole perle anche nelle altre regioni. E’ il caso di Bolle di Borro, sorprendente metodo classico a base Sangiovese. Un bicchiere in cui alle caratteristiche olfattive del Sangiovese si unisce la grande freschezza, dal sorso pieno e gustoso e che nella sua estrema bevibilità, lascia trasparire una lieve e piacevole presenza tannica che potrebbe renderlo un grande accompagnamento anche con la carne cruda. Altra grande testimonianza dello spumante in rosa la porta la Puglia con d’Araprì, ormai un classico per i cultori della tipologia. Talmente centrato nel suo progetto, da dedicarsi esclusivamente alla produzione di spumanti metodo classico. Nel complesso la spumantistica Italiana dimostra di aver investito molto nel rosè, raggiungendo ottimi risultati. Un po’ diversa la situazione per quanto riguarda i vini fermi, per cui l’interesse del pubblico è in costante crescita. Complessivamente anche per questi, si registra un impegno ed un miglioramento qualitativo generale dei prodotti, ma senza arrivare ancora ai risultati conseguiti finora per gli spumanti. Tuttavia sono già moltissime le aziende a produrre bottiglie di ottimo livello, certamente non eccezioni ma testimonianze anche qui di un lavoro intrapreso in maniera convinta, come forse non era stato fatto fino a qualche anno fa. Lo dimostra l’ampio ventaglio di presenze nelle splendide sale del palazzo Romano a Partire dalla Puglia con i vini di Torrevento, Rivera, il sempre piacevole Girofle di Garofano e quelli delle splendide realtà cooperative dei Produttori Vini Manduria e San Marzano. Poi in ordine sparso Marisa Cuomo che fa sempre la sua figura, i Calabresi di Librandi e, dalle Marche Velenosi. Per l’Abruzzo altro territorio di rosati, da menzionare Marramiero e Tenuta i Fauri. Ma anche il Lazio ha messo la sua firma con La Via delle Rose, delicatissimo rosè di Riserva della Cascina, mentre per la Liguria Il Mea Rosa di Lunae Bosoni, ha rappresentato come sempre una garanzia. Comunque un grande entusiasmo si è registrato per tutti i presenti sui banchi d’assaggio, insieme alla testimonianza tangibile che il rosato guadagna sempre più il consenso dei consumatori. Speriamo che i produttori sappiano sfruttare questa opportunità, investendo e dedicando a questi prodotti la giusta attenzione che meritano.