Un´analisi serena e approfondita la faremo a sangue freddo e cercheremo di analizzare le cause che hanno determinato i risultati odierni.

Da queste elezioni, in realtà, non emergono vincitori, ma solo vinti.

Essi sono: L´Italia, in primis, la nostra credibilità nei confronti dei partner europei, la nostra governabilità e, per finire, il popolo italiano, che, con sintomi di tifoseria napoletana, o meglio, maradoniana, osanna questo o quel partito come se fosse affetto dal virus del bipolarismo (alterazioni cicliche dell’umore). Infatti, gli eroi di ieri sono i rottamati di oggi (vedi Renzi) e i rottamati di ieri assurgono ad eroi, oggi. Strano il nostro popolo; bada al contenitore e non al contenuto, alle promesse e non ai fatti e ancor più strano l´animo umano, che per dirla con le parole di Leopardi: “... è sempre ingannato nelle sue speranze, e sempre ingannabile: sempre deluso dalla speranza medesima, e sempre capace di esserlo: aperto non solo, ma posseduto dalla speranza nell'atto stesso dell'ultima disperazione.

Tuttavia, ci sono sempre gli aspetti umoristici della situazione drammatica, che offrono qualche sorriso a chi sappia coglierli.

Parlando adesso con i numeri, ecco gli scenari possibili di questa pronosticata tornata elettorale:

PD + M5S + L&U riuscirebbero a formare una maggioranza, ma siamo nell´ambito di calcoli matematici e dell´ipotesi sulla coabitazione di specie in un medesimo ambiente. È, appunto, un´ ipotesi che, pure allontanandosi dalla realtà, proietta un’immagine possibilistica.

Lega e M5S, in sostanza i vincitori di queste elezioni potrebbero formare un gruppo di maggioranza, ma navigheremmo nello scenario della fantapolitica; La Lega, ci tiene a precisarlo, rispetta le alleanze (lo spoglio dei voti incorona il centrodestra prima coalizione del Paese).

FI non avrebbe, alleandosi con Renzi (PD), i numeri necessari per formare un governo.

In realtà, solo un governo di unitá nazionale, con tutte le forze politiche, potrebbe risolvere, temporaneamente, l´impasse, ma in molti non ci stanno. Impresa impossibile? No, ma difficile e, tra l´altro, non porta una soluzione al problema.

Nuove elezioni in vista? Probabilmente sì, ma con modifiche della legge elettorale. Poveri noi!