"Giovanni Malagò è un imprenditore, dirigente sportivo ed ex giocatore di calcio a 5 italiano, eletto presidente del CONI il 19 febbraio 2013. Nascita: 13 marzo 1959 (58 anni), Roma Figli: Vittoria Malagò, Ludovica Malagò”.

È quanto si legge su wikipedia.org, sotto il nome Malagò. Dietro queste brevi note, c´è, però, un universo di notizie relative alle capacità e competenze personali del “fenomeno” Malagò che ci portano a scoprire la storia di un mito italiano.

E di un mito si tratta. Un mito nato a Roma nel 1959 che dà subito prova delle proprie qualità; negli studi ottenendo i massimi voti, nella vita raggiungendo i più alti traguardi personali e professionali, per come si può constatare nella biografia in calce all´intervista. Un mito, che già si pone tra quelli che egli stesso ha omaggiato, come presidente del CONI (Muhammad Ali, Fausto Coppi, Gigi Riva e molti altri), per aver sapientemente amministrato e reso grande lo sport italiano.

Alle cento mattonelle, periodicamente integrabili, della "Walk of Fame dello sport italiano", inaugurata il 7 maggio 2015, lungo viale delle Olimpiadi, al Foro Italico, con il nome di altrettanti campioni azzurri di tutti gli sport, se ne aggiungerà, ne siamo sicuri, una intestata a Giovanni Malagò, per aver riportato lo sport ai massimi livelli e averne fatto di esso un elemento catalizzatore del sistema Italia, quel sistema unico che tutti ci invidiano.

I nostri lettori, in particolare quelli italo-brasiliani, in diverse occasioni, ci hanno invitato a scrivere delle notizie sul “fenomeno Malagò” e non potevamo deluderli. Recatici a Roma, il presidente Malagò, cui vanno i nostri ringraziamenti per l´attenzione riservataci, con l´eleganza e la gentilezza che lo distinguono, ci ha concesso l´interessante intervista, di cui riportiamo, qui di seguito, l´integrale contenuto.

INTERVISTA:

1-) Presidente, In Italia, in Sudamerica e particolarmente in Brasile, molti tra i nostri lettori rimangono affascinati dal “fenomeno” Malagò. Una carriera fulminante dal Circolo Aniene al memorabile 19 febbraio 2013, in cui Lei succede a Gianni Petrucci, alla presidenza del CONI, con 40 voti contro i 35 del favorito Raffaele Pagnozzi. Ad una generazione, la nostra, che non nutre fiducia verso la politica, che vive nell’incertezza economica, che fa i conti con la gerontocrazia, che stenta a realizzarsi nella vita, qual´è il Suo messaggio?

“Lo sport è lo strumento più vero ed efficace per contribuire allo sviluppo del Paese. Perché – al di là del confronto agonistico – è un formidabile strumento formativo. Si traduce con benessere e longevità, è uno stile di vita. E il programma che mi sono impegnato a perseguire alla guida del CONI si basa su fiducia, protagonismo collettivo e coraggio. La filosofia è chiara, senza coinvolgimento e strategia non può esserci sviluppo. Quindi voce alla collegialità e alla pianificazione per creare valore, offrendo l’immagine di una realtà trasparente, esemplare, aperta e partecipata. Bisogna avere coraggio e idee chiare per promuovere un messaggio speciale che sappia coinvolgere e creare condivisione nel nome della crescita collettiva”.

2-) Nella sua vita, Presidente, ha avuto soprattutto tre pigmalioni: Gianni Agnelli, Luca de Montezemolo e Gianni Letta. Notoriamente, il primo, buon maestro di vita, il secondo eccellente stratega economico e, il terzo, insuperabile amministratore del potere. Quanto hanno influito nella Sua formazione e per il Suo successo questi illustri personaggi?

Sono persone uniche, straordinarie nelle loro rispettive specificità. Parliamo di profili eccelsi ma soprattutto di persone cui sono legato da un sentimento di affetto e di sincera amicizia. Luca di Montezemolo è un grande compagno di viaggio: gli devo l’inizio della mia carriera da dirigente sportivo. Era Presidente della Ferrari e la mia famiglia rappresentava il Cavallino con la concessionaria Samocar. Mi chiamò per offrirmi la Presidenza del comitato organizzatore dei 50 anni del marchio. In un anno, misi su un evento enorme, di grande successo. Arrivarono mille Ferrari, le portammo in corteo, con 500mila persone assiepate lungo Caracalla. Gianni Letta è sempre stato un punto di riferimento nella mia vita, una persona formidabile, di qualità e di grande classe: ho imparato tanto da lui, gli sono grato per la fiducia che non mi ha fatto mai mancare. L’Avvocato mi venne presentato da suo nipote, Lupo Rattazzi, ed è stata la persona più incredibile mai conosciuta: quando era incuriosito di una persona voleva conoscerla e sapere tutto. La sua prima telefonata l’ho ricevuta all’età di 24 anni. Mi chiamava la mattina per conoscere aneddoti e retroscena legati a grandi personaggi, per commentare e scherzare con eleganza su ogni tema. Un campione straordinario di vita”.

3-) Presidente, Lei ha ripetutamente dichiarato che, nonostante vari inviti da parte di politici di ogni schieramento, non proverà a farsi eleggere in Parlamento. Michael Ignatieff, rispettato docente universitario canadese, spiega che, in effetti, per fare politica ci vogliono ambizioni smisurate, il desiderio di gloria e di fama e l’opportunità di fare qualcosa di importante, che davvero migliori la vita di tante persone. Ciò stante, qual´è Il motivo principale per il quale è riluttante ad entrare in politica?

“Sono lusingato e anche stupito per le affettuose proposte arrivate da alcuni partiti ma non è uno scenario che mi interessa. Rappresenterei essenzialmente me stesso, un cane sciolto: non mi vedo calato nel ruolo di chi deve andare contro a prescindere e nei gruppi si votano provvedimenti per schieramento, talvolta senza una vera logica”.

4-) “La lingua batte dove il dente duole” L´essere umano, per sua natura, è portato anche involontariamente a rimuginare su ciò che lo fa soffrire; “Olimpiadi - Roma un'occasione persa". Oramai è passata, ma duole ricordacene. Parigi 2024 e Los Angeles 2028. o - meno probabilmente - il contrario. Una doppia assegnazione, quella del CIO a Losanna, che potremmo definire storica. Le due città rimaste, Parigi e Los Angeles, dopo il "no" referendario di Amburgo, il ritiro di Roma decretato del sindaco Raggi, e infine la rinuncia di Budapest, ospiteranno le prossime Olinpiadi. "Sono state premiate le città che hanno usato coerenza e serietà, ricordiamocene", questo il Suo amaro commento Presidente Malagò, Quali saranno i prossimi passi senza andare molto in là nel tempo: esiste sempre la possibilità di una candidatura, regole della carta olimpica permettendo, di Milano e della Valtellina almeno ai Giochi invernali del 2026?

“Aspettiamo la sessione di Lima a settembre: è chiaro che dopo la doppia assegnazione 2024-2028 dei Giochi Olimpici Estivi occorra una riflessione in più ma sopra la bandiera italiana dello stemma del CONI ci sono i 5 cerchi ed è normale ragionare in modo propositivo, fa parte della nostra mission. Per qualsiasi proposta aspetteremo comunque le elezioni: se ne riparlerà dopo giugno 2018”.

5-) All´insegna dell´imperativo “Sul territorio per portare lo sport a tutti”, in tempi di crisi come gli attuali. col rischio di evanescenza di programmi nazionali come i Giochi della gioventù e con i fondi per l’alfabetizzazione motoria ach´essi ad alto rischio, l’unica risposta può venire da una maggiore presenza sul territorio, oltre che su quello nazionale, anche, naturalmente, all´estero dove è significativa la presenza della comunità italiana e, in particolare, in Brasile da dove scriviamo. Allo scopo, fondamentale appare il ruolo del fiduciario, emanazione del CONI sul territorio, per la sua azione politica nei confronti delle istituzioni locali competenti e per l´azione di coinvolgimento anche delle famiglie degli alunni interessati alla cultura sportiva. Concorda o suggerisce altre soluzioni?

Il territorio è linfa vitale, la base di ogni successo, la spinta per costruire uno sport più forte e una società migliore. Siamo grati e orgogliosi dell’impagabile impegno profuso nella promozione dei valori che rappresentano l’architrave del nostro movimento da chi ci rappresenta anche all’estero. La loro passione per il mondo agonistico è uno spot da applaudire: diventa la migliore testimonianza di come si possa contribuire alla diffusione di un modello virtuoso tra i giovani chiamato a consolidare una nuova cultura sportiva, anche a distanza. Sono figure da supportare e coinvolgere per disegnare scenari sempre più ambiziosi, incentivando il ricorso alla pratica motoria”.

6) Una domanda sportiva ad un interlocutore di rispetto e qualificato: l´auto più bella di sempre?

“Ricordo con affetto la Ford Anglia con cui mamma mi accompagnava a scuola, così come la sua Fiat 126 gialla, su cui imparai a guidare. Poi non dimentico la BMW 316 Coupè ma su un gradino speciale metterei però la BMW M5 Touring: mi sono sempre piaciute le station wagon, poi con due figlie e la mia passione per i cani sono state quasi una necessità. Anche per questo mi sento un ferrarista atipico, considerando la struttura fisica e le esigenze familiari”.

CURRICULUM PROFESSIONALE

AD e Socio del Gruppo Sa.Mo.Car. S.p.A.
Presidente AD e Socio della Samofin SpA, società di partecipazioni.
Presidente e Socio al 50% restante, con la famiglia Montezemolo, della Mo.Ma. Italia srl – società di partecipazioni (settore nautico Itama/Tornado)
Consigliere di Air One SpA (dal 2002 al 2008).
Consigliere d’Amministrazione (dal 2002) e attualmente Socio de “La Grande Cucina” srl (Proprietà Casina Valadier – Roma).
Consigliere d’Amministrazione di Banca di Roma e poi di Unicredit – Banca di Roma (dal 2002 al 2010).
Membro (dal 2002) della Consulta Regionale FAI Lazio e de “i 200 del FAI”.
Socio promotore e Consigliere (dal 2002) dell’Associazione “Amici dell’Ospedale Bambino Gesù – ONLUS”.
Consigliere d’Amministrazione dell’Auditorium – Parco della Musica di Roma (dal 2003).
Socio e Consigliere d’Amministrazione di Tecnimont SpA (dal 2006 al 2010).
Socio e Consigliere d’Amministrazione di Maire-Tecnimont SpA, leader mondiale impianti petrolchimici, quotata alla Borsa di Milano (dal 2007).
Membro della Giuria per il Premio David di Donatello (2008).
Azionista di minoranza di Banca Finnat (dal 2008).
Membro della Commissione Marzano per il Futuro di Roma Capitale (2008).
Advisor per l’Italia di HSBC, prima Banca privata nel mondo (dal 2008) per dimensioni e capitalizzazione.
Consigliere di Amministrazione della Fondazione Lazio per lo Sviluppo dell’Audiovisivo (2009-2010).
Membro del Comitato di Esperti Made in Italy – Ministero dello Sviluppo Economico (dal 2009).
Amministratore Delegato e Socio al 50%, con Lupo Rattazzi, di GL Investimenti (dal 2008), società di partecipazioni.
Membro della Giuria Fondazione Guido Carli (da Maggio 2011).
Membro dell’Advisory Board di Agenda Sant’Egidio (dal 2011)
Socio Onorario dell’AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie) , già Consigliere dal 2005
Membro del Consiglio di Territorio Roma (UniCredit) da dicembre 2010.

(Fonte: www.auditorium.com/download/download/?file_id=5767176)

di Redazione