Di frequente in ambiti e contesti traversali si sente parlare di enpowerment femminile, un termine che deriva dall’inglese “women”, donne ed “empowerment”, emancipazione un processo che mira ad accrescere e migliorare il ruolo sociale, economico, politico e legale delle donne, che consente loro un ruolo più attivo e partecipativo   sulle proprie vite.

Questo concetto è emerso negli anni’70 e ’80 dai movimenti femministi che lottavano per i diritti delle donne e le parità   di genere, ma tuttora si sta evolvendo ricoprendo una tematica centrale nel dibattito pubblico. Nato come principio a supporto della parità dell’eguaglianza e della legittimazione ed emancipazione femminile, per combattere le discriminazioni.

Per la prima volta tale   termine si è formalizzato a Nairobi nel 1985 in occasione della Terza Conferenza Mondiale sulle Donne dell’Onu.

Nel corso degli anni il woman empowerment ha avuto sempre più rilevanza a livello pubblico e politico, tanto che nel 2021 per la prima volta, il G20 ha organizzato una Conferenza interamente dedicata al woman empowerment.

Soprattutto oggi si avverte una notevole esigenza di un mutamento culturale che metta al centro le persone   e nel quale le donne possano diventare protagoniste e attraverso   l’empowerment mediante un insieme di attività volte a potenziare e rafforzare nelle donne la consapevolezza di sé e allo stesso modo la peculiarità delle proprie capacità intese di sviluppo professionale. Nonostante molti cambiamenti e progressi siano stati compiuti negli anni, attualmente le donne affrontano ancora disparità di genere, diverse in base al contesto geopolitico ed economico in cui vivono.

Vi sono paesi in cui è necessario dare alle donne la possibilità di accedere ad un percorso di studio o di respingere un matrimonio combinato, pertanto il nucleo dell’Empowerment femminile comporta di sfidare l’ideologia patriarcale, norme e strutture che prevedono la dominazione dell’uomo e che rafforzano la discriminazione di genere e le diseguaglianze sociali.

L’obiettivo dell’empowerment nell’ambito dell’istruzione, della formazione passa attraverso l’adeguamento e il potenziamento del sistema formativo e non solo. In tal senso contribuisce a rafforzare l’autostima, competenze e fiducia, superando visioni stereotipate riguardanti il ruolo femminile nella società e nel mondo del lavoro.

Anche a livello economico l’empowerment rappresenta un fattore decisivo per scardinare rapporti di potere e prevaricazione essenziali per   la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere. Tuttavia il tema delle pari opportunità annoverato tra gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu, abbia sensibilizzato molte aziende ad impegnarsi per colmare il gender gap, occorre ancora maggiore impegno in tale direzione.

Promuovendo la parità di genere, riconoscendo e valorizzando il ruolo delle donne in ogni aspetto economico e sociale si pone al centro una creazione di opportunità al fine di rimuovere ogni barriera che ostacola la loro integrazione.

Ogni grande obiettivo parte da piccoli passi, pertanto il Woman empowerment è un principio da applicare quotidianamente a livello sociale, politico ed istituzionale al fine di concedere opportunità alle donne per emergere da ruoli anacronistici e limitanti che purtroppo ancora oggi esistono, ma vale la pena guardare con ottimismo verso il futuro.

 

 

Di Mambro Dolores

Docente e Pedagogista