Educare i giovani diffondendo la cultura del rispetto

 

 

            Di Mambro Dolores

         Docente e Pedagogista

 

La violenza di genere in ogni sua forma è un fenomeno strutturale che affonda le sue radici nella disparità storica tra uomini e donne, di matrice socio-culturale basata sugli stereotipi di genere. Riconoscere i meccanismi che sono alla base della violenza e individuare quanto siano radicati culturalmente in ogni individuo è essenziale al fin di riflettere su quanto essi influiscano i comportamenti personali e sulle relazioni in generale.

In questo particolare periodo storico-sociale ogni giorno si apprendono notizie di violenze sulle donne, soprattutto brutalità di gruppo a danni di minori, squallidi episodi che indicano di essere in una profonda crisi sociale per la mancanza di educazione e di valori umani.

Un ultimo caso di ferocia inaudita è avvenuto a Palermo ove una giovane donna è stata aggredita e violentata da un gruppo di coetanei, episodio oggetto di narrazione superficiale e a tratti tossica, giustificata dai sette ragazzi nella ricerca assurda di un alibi perfetto che scagioni la loro disumanità per far ricadere la responsabilità sulla giovane vittima.

Il fenomeno della violenza fisica, psicologica e verbale nei confronti delle donne è in continua crescita e necessita di un impegno concreto, poiché rappresenta il risultato di una società malata, allo sbando dove vi è un totale annullamento delle regole. Improntata al consumismo e al materialismo in cui virtù e i diritti vengono ignorati o calpestati in funzione della logica del più forte o del branco, un vero e proprio fallimento educativo del mondo contemporaneo.  

Manca una vera cultura del rispetto tra generi e della persona in generale e il mondo adulto   non   può ignorare ne sottovalutare questa urgenza. Necessario comprendere che siamo in piena emergenza educativa, nei confronti dei propri figli, privi di un accompagnamento nel percorso di maturazione emotivo, affettivo, sentimentale e sessuale.

Determinati episodi non possono essere più tollerati e occorre fare in modo che il grido di dolore delle nostre mamme, sorelle, figlie venga ascoltato, e non siano abbandonate a se stesse. Fondamentale una radicale e costante priorità dall’educazione del rispetto, e alla parità di genere  che  nasca dalla famiglia per radicarsi tra i banchi di scuola.

Le sempre più diffuse ed evidenti difficoltà ad educare i giovani, trasmettendo modelli educativi sicuri, che sollecitano ad   una serie di interventi mirati all’interno della famiglia, ma oggi quest’ultima appare sempre più disorientata e fragile.

Emerge la necessità che le famiglia e la scuola imparino ad ascoltare, poiché mediante la comprensione ,la comunicazione e il dialogo risultano efficaci strumenti per educare attraverso la corresponsabilità tra scuola e genitori.  Ai genitori è chiesta una presa di coscienza della responsabilità educativa ripartendo dalla comunicazione e il dialogo, comprendendo le cause dell’incomunicabilità, mirando ad una cultura più ampia del rispetto e delle regole in cui ognuno fa la sua parte senza distruggere l’altro e far comprendere che le regole non rappresentano la proibizione.

Costruire un percorso virtuoso fin dai banchi di scuola è fondamentale per proporre e avviare azioni educative innovative finalizzate al superamento della discriminazione e del pregiudizio, poiché il sistema educativo scolastico per essere tale deve divenire sempre più luogo attivo di sensibilizzazione, prevenzione e contrasto della violenza.

Tale alleanza non può compiersi senza un impegno serio da entrambe le parti, quindi investire sulla coalizione famiglia e scuola, intesa come un modello vincente per superare dubbi e promuovere la maturazione dei giovani attraverso la condivisione di valori cardine  per una civile convivenza sociale improntata sulla solidarietà, rispetto e amicizia in modo che i disvalori non potranno attecchire.