90 ANNI DOPO I'UFO DI MUSSOLINI

L'Ufologia è nata  in Italia?

Giordano Cevolani

 

L'Area 51 (un tempo Nevada Test Site), è una base militare sperimentale, facente parte di una vasta zona militare operativa di poco più della superficie della Sicilia, nel sud  del Nevada (USA), dove si svolgono attività top secret. Fonte Wikipedia. Nell'Area 51 sono  conservati secondo le rivelazioni di alcuni ex agenti dell'intelligence USA, i resti del velivolo non convenzionale (Vnc), più noto come l'Ufo di Mussolini, caduto in Lombardia a Vergiate il 13 giugno 1933.

 

 

Riesplode l'interesse per l'alieno

Non c'è che dire: il termine alieno è sempre più di moda. Può fungere da aggettivo o da sostantivo, deriva dal latino alienus col vario significato di «appartenente ad altri; straniero; estraneo; avverso..», e assume diversi significati in funzione del contesto di riferimento. In generale indica una qualunque cosa o soggetto estraneo all'ambiente di riferimento. Alieno come extraterrestre è oggi la versione sempre più ricorrente  e può in definitiva riferirsi ad un oggetto (navicella o aeromobile artificiale di fabbricazione non umana, a un'entità vivente non umana, o  a un oggetto cosmico naturale (asteroide, cometa, meteorite, meteora) extrasolare. Ma alieno nel linguaggio comune è anche chi ha comportamenti anomali e non consoni  o addirittura 'avversi' alle condizioni generali dell'ambiente in cui vive,  come, per fare giusto un esempio recente, nel caso del ripristino dei vitalizi qui a luglio agli ex-parlamentari dopo che erano stati aboliti nel 2018, una misura che non si esaurisce con la morte del parlamentari, ma che si estende anche ai coniugi ed oltre  a questi, ai figli e figlie; e se non bastasse il pagamento viene erogato anche a fratelli e sorelle. Per questo e altri esempi sta sempre più circolando una vox populi: 'Non occorre andare in cerca di  alieni al di fuori del nostro pianeta, basta cercarli a Roma nel nostro Parlamento!'

In questi giorni d'estate riesplode l'interesse per l'alieno.  Un ex agente dell’intelligence Usa, il maggiore David Grusch, nel corso dell'audizione  del  26 luglio davanti alla commissione di Controllo della Camera nell’ambito dei tentativi del Congresso di acquisire maggiori informazioni sugli Ufo, o Uap (Unidentified aerial phenomena),  ha sostenuto che gli Stati Uniti stanno nascondendo da tempo un programma segreto per il recupero e lo studio di oggetti volanti non identificati. Nell’audizione alla Camera sono intervenuti anche due ex piloti di caccia statunitensi  - Ryan Graves e David Fravor – che hanno mostrato un video del dicembre 2017  con un oggetto ripreso di forma diversa che poteva accelerare e cambiare direzione e arrestarsi di colpo. “Qualcosa che va oltre i limiti fisici di un equipaggio umano“, hanno affermato.

 Alla domanda se il governo abbia informazioni su forme di vita extraterrestri, Grusch ha replicato che probabilmente gli Usa sono a conoscenza di attività “non umane” a partire dagli anni ’30 del secolo scorso. Il Pentagono ha smentito le affermazioni di Grusch, in quanto non sono state prodotte  documenti o  evidenze scientifiche di contatti tra la specie umana e forme di vita extraterrestre. Del resto se Grusch avesse reso disponibile “documenti o informazioni verificabili” per supportare l’esistenza di programmi, passati o presenti, riguardanti “il possesso, o lo studio dell’ingegneria di materiali extraterrestri”, sarebbero scattati immediatamente gli arresti di  questo 'whistleblower' o 'gola profonda' come si direbbe da noi. Si tratterebbe infatti di documenti  catalogati e secretati coperti dal  segreto militare, che hanno favorito  la nascita di leggende e teorie cospirative di ogni sorta e  alimentato anche la fantasia di sceneggiatori e scrittori. Un esempio fra tutti è la ben nota serie televisiva X-Files

Ma qualcosa sta mutando nella volontà  di cambiamento  che il Governo USA vuol perseguire davanti all'opinione pubblica. L’ultimo Intelligence Authorization Act per l’anno fiscale 2024 appena approvato dal Governo ha introdotto un’importante novità. E' stato stabilito l’obbligo per ogni individuo che sia stato o sia tuttora sotto contratto con agenzie federali a riferire qualsiasi informazione (fornita o derivata dal Governo) relativa agli UAP in suo possesso, al direttore dell’AARO (All-domain Anomaly Resolution Office). Ed entro 6 mesi, i funzionari dovranno consegnare all’Ufficio ogni genere di dato, inclusa una lista di tutti gli oggetti non umani o di natura esotica affinché quel materiale possa essere sottoposto ad analisi e indagine.

Il Vnc  (Velivolo non convenzionale) lombardo del 1933: il primo importante episodio dell'Ufologia mondiale

A quali attività aliene degli anni '30 Grusch si riferisce nelle sue recenti  rivelazioni? L'ex agente dell'intelligence Usa,  davanti alla Commissione di Controllo della Camera, sostiene che “il Governo è a conoscenza dagli anni ’30” del problema sugli oggetti in volo non identificati. Su diverse testate statunitensi, tra cui Forbes, sono state riprese le affermazioni che Grusch ha rilasciato su NewsNation del 2 luglio 2023 a Ross Coulthart, un giornalista investigativo che nella sua trentennale carriera ha vinto ben 7 premi (sia in patria che negli Stati Uniti) per i suoi reportage. Coulthart ha scritto molti libri: l’ultimo, “En plein sight”, incentrato sugli Ufo, lo ha convinto della serietà dell'argomento e lo ha persuaso che il pubblico abbia il diritto di saperne di più. Fra i materiali conservati e secretati, Grusch, intervistato anche dal quotidiano francese Le Parisien, ha ribadito che il caso più indietro nel tempo di cui si è occupato al Pentagono è proprio quello italiano del 1933 a Magenta (poco più a nord di Vergiate) e che riguardava un "velivolo a forma di campana".

Qui c'è un evidente errore geografico anche se l'evento è avvenuto in Lombardia. Vergiate (in provincia di Varese) è a circa 40 km da Magenta (in provincia di Milano) che si trova più a sud.

 

Localizzazione della caduta  il 13 giugno 1933 del Vnc (Velivolo non convenzionale) più noto come l'Ufo di Mussolini , a Vergiate (Varese) poco sopra l'aeroporto di  Milano Malpensa e non a Magenta più a sud di circa 40 km, come riportato nelle rivelazioni degli ex funzionari USA

90 anni dopo,  il velivolo  caduto a Vergiate in Lombardia il 13 giugno 1933 è secondo Grush “in una base militare con altri mezzi alieni”, più nota come Area 51, una base ancora attiva utilizzata dagli anni ‘70 per ricerche top secret.  Per inciso nel 1933 venne trovato un veicolo parzialmente intatto citato  in 2 telegrammi segretissimi  come un 'Velivolo non convenzionale' (Vnc), spostato in una base aerea sicura fino alla fine del regime, e “poi nel 1944 o 1945, grazie anche a Papa Pio XII, venne consegnato agli Stati uniti d’America”, come sostenuto da tempo dal Centro Ufologico Nazionale.

Oltre a David Grusch, anche Luis Elizondo, un ex agente segreto statunitense della United States Army Counterintelligence,  dichiara che effettivamente 90 anni fa, proprio il 13 giugno, un oggetto volante non identificato precipitò in Lombardia con a bordo due passeggeri "molto alti, capelli chiari" che ci lasciarono la pelle, peraltro descritta come "diafana".

Mussolini ordinò di secretare tutto ciò che riguardava quell'episodio (comprese le testimonianze di chi aveva visto un bagliore nel cielo seguito da un boato) e  i rottami recuperati a Vergiate (Varese) con i resti (in formalina) dei piloti del Vnc. Materiale poi sequestrato nel 1945 dall'Office of Strategic Services, l'antesignano della Cia, e trasferito negli Stati Uniti.

Il Vnc lombardo del 1933 diventa così il primo episodio importante  dell'Ufologia mondiale. Secondo il Centro ufologico nazionale, della vicenda «venne investito il “Gabinetto RS/33” (sigla in cui RS sta per “Ricerche Speciali” e 33 è l’anno di nascita del gruppo) guidati dal Presidente della Regia Accademia d’Italia nonché presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (periodo 1928-1937) – Guglielmo Marconi - che effettuò senza successo studi di retroingegneria tesi a replicare la tecnologia del mezzo recuperato».

Cambia lo scenario

90 anni dopo il caso Vergiate che ha fatto fiorire  leggende come l'esistenza del fantomatico 'raggio della morte', l'arma invincibile segreta promessa da Guglielmo Marconi messo alla guida da Mussolini del Gruppo RS/33 per studiare l'aeromobile alieno, siamo alle prese con un nuovo caso. Avi Loeb un fisico di Harvard sostiene di aver trovato qui a luglio frammenti alieni in una  meteora interstellare caduta nel Pacifico. E ipotizza che contenga pezzi di una navicella non terrestre. Anche in questo caso è prematuro tirare delle conclusioni definitive perchè il materiale recuperato di quella che viene chiamata  IM1 (prima meteora interstellare) è sottoposta ad esami approfonditi.

L'ufologia moderna è nata ufficialmente il 24 giugno1947, anno in cui avvenne il famoso avvistamento da parte del pilota Kenneth Arnold.che poi raccontò alla stampa di avere osservato 9 insoliti oggetti volanti volare in schieramento vicino  al Monte Rainier  nello stato di Washington. È lui a usare per la prima volta il termine dischi volanti (flying saucer) per descrivere il movimento veloce e fluido degli oggetti osservati. E poi nello stesso anno, 10 giorni dopo l'avvistamento di Arnold, c'è l'incidente di Roswell (Roswell incident), avvenuto il 2 luglio 1947 nell'omonima località degli USA , quando un pallone sonda del progetto militare Mogul (questa è la versione ufficiale del Governo USA) precipitò al suolo, dando vita ad  una leggenda in merito allo schianto di un'astronave aliena.  Nonostante la massiccia operazione demistificazionedi  e l'accuratezza della ricostruzione e delle prove fornite, il caso Roswell  continua ad essere una delle vicende maggiormente citate nel campo dell'Ufologia. A tale storia si collegano le leggende sull'Area 51, che secondo la maggior parte dei sostenitori della teoria del complotto avrebbe ospitato i resti dell'astronave precipitata e i cadaveri dell'equipaggio extraterrestre. In merito al Vnc italiano, l’ufologo Roberto Pinotti sostiene che Mussolini fosse però convinto che si trattasse di un veicolo avanzatissimo di fabbricazione tedesca. La propaganda fascista creò già all'inizio degli anni '30 il mito dell'invincibilità del popolo ariano supportato da una tecnologia 'sovrumana' che spinse di fatto Mussolini ad allearsi con Hitler. A quel tempo girava più di una voce sulle Wunderwaffen, le armi-meraviglia dei nazisti, che  millantavano la disponibilità di armamenti che sarebbero in grado di conferire una netta superiorità tecnologica all'esercito tedesco. Queste presunte armi superiori rimasero solo progetti  a livello teorico, come il "cannone solare" Sonnengewehr e lo Haunebu, un presunto velivolo a forma di disco  che entra nel filone degli Ufo nazisti, ipotetici velivoli ad alta tecnologia o navi spaziali che sarebbero stati sviluppati dalla Germania nazista durante la seconda guerra mondiale.  Scienziati nazisti avrebbero continuato a sviluppare nel dopoguerra tali velivoli ispirandosi alla missilistica sovietica che a quel tempo era "in vantaggio" rispetto a quella americana.

Se i dubbi della caduta dell'oggetto venissero definitivamente fugati da altri documenti secretati per volere del governo fascista, l'Ufo di Mussolini farebbe retrodatare la nascita dell'Ufologia di ben 14 anni, cioè al 1933, e quel che è più importante, dando credito alle recenti rivelazioni  di ex funzionari dell'intelligence USA sulla presenza dell'oggetto alieno nell'Area 51, avrebbe cooperato assieme  al fantomatico raggio della morte a spingere indirettamente  l'Italia 'nelle braccia' della Germania, portandola ad un disastroso conflitto.

Marconi, da parte sua, negò sempre lo sviluppo di una tale arma, ma il punto fondamentale è che, propaganda e dicerie a parte, non sono mai emerse prove della sua esistenzaIn un'intervista del '45 a Ivanoe Fossani lo stesso Mussolini avrebbe  detto che Marconi aveva ottenuto l'arma, ma non l'avrebbe consegnata su consiglio del Papa. Mussolini non riuscì a fargli cambiare idea e lo scienziato morì nel 1937 portando il segreto nella tomba.

Il raggio della morte, una leggenda dura da sfatare

Il raggio della morte come concetto esiste da molto tempo, La sua invenzione è stata attribuita pure a Tesla, e in Italia addirittura a MajoranaEttore Majorana, il famoso fisico teorico allievo di Enrico Fermi che ricevette il Nobel per la fisica il 2 dicembre 1938, scomparve in circostanze misteriose nel marzo del 1938  poco più che trentenne, da Napoli, dove era stato nominato pochi mesi prima professore di Fisica Teorica per chiara fama. La sua scomparsa accadde  8 mesi  dopo la morte di Marconi avvenuta il 19 luglio 1937  per attacco cardiaco, quando l'inventore bolognese aveva appena 63 anni. Interessante notare che l'Italia negli anni '30 dominava con Marconi la scena mondiale nel campo delle onde elettromagnetiche,  e con Fermi e Majorana era all'avanguardia nella fisica nucleare e radioattività, ma in un solo anno dal novembre 1937 al dicembre 1938, perse proprio poco prima dello scoppio della Seconda Guerra tutte e tre queste eccellenze.  Fermi, infatti, dopo l'attribuzione del Nobel si imbarcò per l'America a seguito delle leggi razziali che colpivano la moglie ebrea.

Cospirazione, tragica fatalità  o sfortunata coincidenza?

E poi c'è da aggiungere che Marconi, l' inventore del radiotelegrafo, insignito del Premio Nobel per la Fisica nel 1909, aveva capito da tempo che le onde elettromagnetiche, oltre a essere un mezzo per comunicare, potevano anche essere usate per rilevare un oggetto in movimento. In Italia gli esperimenti di radiolocalizzazione sono stati svolti in particolare  dal Centro Radioelettrico Sperimentale di Torre Chiaruccia, a Santa Marinella (Roma), fondato dallo stesso Marconi nel 1932 in seno al CNR di cui è stato presidente dal 1928 al 1937, anno della sua morte. I fasci di microonde erano concentrati con antenne su vari oggetti in movimento (aerei, navi, auto...) per capire come potevano essere localizzati captando l'eco delle onde riflesse. È del tutto plausibile che le descrizioni di questi esperimenti abbiano fatto nascere, o almeno alimentato, la leggende del fantomatico raggio della morte, quando in realtà riguardavano un primitivo sistema radar, come  la dimostrazione effettuata da Marconi prima della sua morte con un “radio-ecometro”.

 

Targa a Guglielmo Marconi presso la stazione di segnale di Lloyd in Inghilterra

 

Se c'era qualcuno che poteva costruire una Wunderwaffen era proprio Guglielmo Marconi e oggi ci si chiede dove sarebbe arrivato lo scienziato bolognese se avesse avuto a disposizione ancora più anni da vivere. La sostanza del mito dell’Ufo di Mussolini (e della conseguente esistenza  del 'raggio della morte') è che  a partire dal terzo millennio, tutto questo è diventato molto di più di un semplice Ufo precipitato: è diventato l'occasione per una revisione totale della storia della Seconda Guerra Mondiale e delle sue conseguenze.

INSERTO

Solo complottismo?

A proposito di complottismo e sfortunata coincidenza che come ho citato sopra ha privato l'Italia di menti illustri proprio agli albori della Seconda Guerra Mondiale, anche l'esperienza personale conta e deve contare nella messa a fuoco di eventi controversi e avvolti  dal mistero e scetticismo. Chi scrive e' un ex dirigente di ricerca  del CNR e un esperto radarman , un bolognese che non da nulla per scontato anche quando si parla di complottismo e che considera Marconi tra gli inventori più prolifici e geniali degli anni a cavallo tra il XIX e XX secolo. Nel corso della sua vita gli sono state conferite 16 lauree honoris causa (di cui due in Legge), insignito di 25 onorificenze di alto rango e 13 cittadinanze onorarie.  Per molti  è “solamente” l'inventore della radio, ma se oggi è possibile effettuare qualsiasi tipo di comunicazione a grandi distanze senza la necessità di utilizzare cavi o fili è merito di questo genio nato a ridosso dei colli bolognesi.  Voglio rammentare che prima della 'fuga' di Guglielmo Marconi in Inghilterra, il giovane inventore che aveva da poco compiuto 22 anni si rivolse al Ministero delle Poste e dei Telegrafi per ottenere fondi statali e proseguire con i suoi esperimenti. Il Ministro, però, non ritenne il progetto degno di nota e cestinò la lettera del giovane inventore bolognese. Come  laureato in Fisica a Bologna,  ho seguito  le lezioni in Aula Magna dell'Istituto intitolato ad Augusto Righi, il direttore le cui lezioni  Marconi seguiva come autodidatta nell'ultima decade del XIX secolo. Mi considero a ragione un erede di Marconi come esperto di radar  e ricercatore del CNR, di cui Marconi è stato presidente nel decennio 1928-1937.

Nell'ambito della collaborazione  bilaterale Italia-Inghilterra, ho collaborato per conto del CNR  con la Royal Society, come titolare per la parte italiana di un progetto sulla realizzazione di un radar multistatico in Italia e Inghilterra. Il mio partner inglese che lavorava in un importante Centro di ricerca a Londra dedicato a Marconi mi riferì a metà anni '80 della sparizione per cause accidentali di  4 persone. Alla mia domanda su quale ruolo rivestissero, mi fu risposto che i soggetti erano tutti responsabili di progetti nelle ricerche innovative sul radar laser o qualcosa di simile. Mi riferì pure che  aveva aderito poco prima ad un invito di Raffaele Cutulo,'professore del Vesuviano' di recarsi a Napoli per una possibile collaborazione. L'amico ricercatore si recò in effetti con la moglie all'appuntamento con il 'professore' invitato per i soliti  convenevoli preliminari in un bar di Ottaviano, un paese nei pressi di Napoli alle pendici del Vesuvio. Nel suo racconto, prima dell'ordinazione, entrarono 4 soggetti tutti in giacchetta verde alla cui vista Cutulo (o un suo emissario giacchè non c'è modo di verificare) si alzò consigliando gli ospiti inglesi di recarsi nel bar di fronte per gustare prodotti più raffinati. Detto e fatto. La faccio breve perchè di lì a poco passò una macchina  con uomini armati che in perfetto 'stile Chicago' scaricarono le loro armi sui malcapitati soggetti in giacca verde del bar di fronte. Dopo quanto riferito, consigliai (mi piacerebbe dire, 'ordinai' ma non ne avevo l'autorità) al collega inglese  di lasciare il lavoro a Londra, nonché di abbandonare ogni velleità di collaborazione con il 'professore del Vesuviano', accettando l'incarico di lecturer che gli era stato offerto nel frattempo alla facoltà di ingegneria di Sheffield, per continuare le sue ricerche su sensori diagnostici  nella cura di patologie in ambito medico. Cosa che per fortuna fece e mi ringraziò poi del consiglio. Per inciso,Raffaele Cutolo, morto il 17 febbraio 2021 è stato un mafioso italiano, fondatore e nonché capo della Nuova Camorra Organizzata, tra le figure criminali più potenti e controverse operanti nella seconda metà del XX secolo.

Il dubbio cartesiano su quanto ci viene propinato dall'esterno dovrebbe essere un importante componente del nostro pensiero.