Gli elementi si scatenano da nord a sud

 

Luglio scivola via tra i capricci del tempo capace di regalare contemporaneamente caldo asfissiante è mini cataclismi sparsi qua e la lungo lo stivale. Eventi improvvisi, in grado lasciare segni profondi su intere comunità.

 

Dopo i recenti allagamenti devastanti per l’Emilia Romagna, il maltempo è tornato a cadere proprio li nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara e Ravenna, mettendole nuovamente in ginocchio. La Coldiretti ha calcolato danni irreparabili per le colture di grano, ortaggi, barbabietole frutta e vigneti. L’intero lavoro di un anno cancellato in pochi minuti, a cui vanno aggiunti i danni alle infrastrutture come serre, capannoni industriali e impianti agricoli dai tetti profondamente lesionati.

 

Una nuova apocalisse che soltanto 5 giorni fa ha scaricato in un solo giorno 46 grandinate, comprendendo anche la Lombardia dove nella provincia di Milano i chicchi di grano grandi anche come palle da tennis hanno danneggiato le colture di mais e soia, ormai in procinto di essere raccolte. Anche qui gli ingenti danni hanno ogni cosa estendendosi fino al capoluogo Lombardo dove l’ondata di maltempo è arrivata due giorni fa, portando venti fino a 110 km/h e provocando allagamenti diffusi in tutta la città.

 

Il violento nubifragio si è abbattuto nella notte causando interruzioni della rete elettrica, alberi caduti e tetti scoperchiati, un disastro che la mattina dopo ha rivelato la sua dimensione bloccando la città e la rete dei trasporti per l’intera giornata.

 

Dall’altro capo dell’Italia il disastro è nel segno del fuoco che sta flagellando tutto il sud. Diversi sono i morti tra Sardegna Calabria e Sicilia, con migliaia di persone che sono state costrette ad abbandonare la propria abitazione. Il conto più salato è quello che sta pagando la Sicilia, dove da oltre una settimana oltre un centinaio sono gli incendi diffusi nelle province.

 

A Palermo gli eventi più disastrosi alimentati dal vento di scirocco, hanno causato ingenti danni ad edifici, giardini e quanto si trovava per le strade nei quartieri di Altofonte, Monreale e Borgo Nuovo e provocando l’espansione delle fiamme nell’entroterra montuoso. Tra i tanti disagi causati anche la chiusura dell’aeroporto che è rimasto inagibile fino a martedì.

 

E mentre il fenomeno degli incendi non è stato completamente messo sotto controllo il dibattito climatico è sempre aperto. Da un lato si fa sempre più forte il partito del cambiamento che imputa questa tropicalizzazione del clima all’attività umana sregolata, dall’altro invece si raccolgono le altre opinioni. C’è chi parla della ciclicità del clima terrestre ma ultimamente si fa strada una nuova teoria vagamente complottista, ma forse si potrebbe anche togliere il vagamente. 

 

Uno dei suoi sostenitori più accesi è Simone Rugiati chef e personaggio televisivo, che rilancia la teoria delle Miscele spruzzate nell'aria. In un video sul suo profilo Instagram afferma: “Mi sono messo a leggere i vostri messaggi con video di cantine con un metro di acqua e ghiaccio a Milano e l'inferno in Sicilia. Si passa da complottisti a toccare questi argomenti, ma non me ne frega niente, perché ci sono le prove che c'è una manipolazione climatica. Da anni vengono spruzzate in aria miscele per non far piovere quando c'è un evento di stato. Questo giochino è stato un po' abusato”.

 

Prosegue poi nell’elaborazione della sua teoria per affermare senza dubbio alcuno: “Parliamoci chiaro si può manipolare il clima. In alcune zone si possono causare pioggia e siccità. Non vi stupite più di tanto. Dovete sapere che è così". Bè se lo dice lui… ve bè.

 

Riguardo al clima, ma quello politico però, si registrano gli sversamenti di bile della sinistra davanti ai feedback ricevuti a livello internazionale dal governo Meloni e che nei sondaggi ne consolidano la stabilità.  A fronte di questo e in mancanza di qualsiasi tipo di contenuto capace di riguardare le masse, l’unica azione politica è quella di sperare nelle cause in corso sulle vicende della Santanchè e del figlio di La Russa ancora al vaglio della magistratura.

 

La speranza è in una colpevolezza che consenta di riprendere ad urlare e a gettare fumo negli occhi degli elettori. Malgrado tutto ecco arrivato agosto, e dopo il we appena trascorso per il prossimo settimana si prevede la migrazione in massa verso i luoghi di vacanza, che riempirà le autostrade come la carovana degli gnu che attraversano il fiume Mara.

 

Per tutti quelli che rimangono a Roma la buona notizia è che sono stati tolti i sigilli alle spiagge attrezzate di Castelporziano, e quindi per il mese di agosto sarà possibile godersi una bella giornata di mare su una delle più belle spiagge del litorale romano.  Una grande bellezza naturale selvaggia ornata dalle dune della macchia mediterranea e sempre troppo poco valorizzata rispetto agli stabilimenti, dove il mare è industrializzato da file regolari di ombrelloni a caro prezzo che non possono assolutamente reggerne il confronto.