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Proteste formate da migliaia di cittadini, operai,piccole e medie imprese che hanno marciato per le strade d’Italia, chiedendo al Governo di intervenire per la condizione emergenziale nella quale versa un intero comparto. Con la decisione del governo di bloccare la cessione dei crediti è emersa la grande criticità del superbonus, ritenuta una vera e propria truffa nei confronti delle famiglie per aver richiesto l’applicazione di una legge dello Stato.

Il Superbonus è un’agevolazione fiscale che consiste in una detrazione del 110% sulle spese per migliorare l’efficienza energetica di immobili in proprietà o in uso. Tra i vari interventi di agevolazione rientrano l’installazione di impianti fotovoltaici e delle infrastrutture  e l’eliminazione delle barriere architettoniche.

Il decreto emanato improvvisamente il 16 febbraio 2023 ha interrotto l’erogazione del superbonus edilizio, modificando la cessione del credito e così le molte aziende nate dal terzo settore che si occupavano esclusivamente di pratiche necessarie per ottenere sconti e così come i vari cantieri edilizi aperti sono rimasti in un generale blocco.

Professionisti, imprenditori e tecnici che tra i primi hanno visto svanire negli ultimi mesi la possibilità di monetizzare i loro crediti, fermi in un tunnel burocratico.  Numerose aziende rischiano il tracollo e il fallimento, mentre i proprietari si trovano con le proprie abitazioni inagibili.  Cittadini e imprese lamentano di uno Stato che ha promesso legiferando sul Superbonus ed ha incagliano i crediti.

L’associazione” Esodati del superbonus “chiede fermamente al Governo di intervenire tempestivamente sbloccando i crediti incanagliati, salvaguardando le imprese.

Nonostante le promesse del Governo per quanto concerne lo sblocco dei crediti, ad oggi nulla è cambiato pertanto si stima che questa situazione abbia bloccato l’attività in 25 mila cantieri con grave danno per le imprese, professionisti e proprietari degli immobili.

Da oltre 10 mesi non è possibile procedere con la cessione dei crediti d’imposta ricevuti dai proprietari degli immobili   come forma di pagamento dei lavori e la maggior parte dei benefici fiscali sono stati interrotti, così che il settore è immobilizzato e le aziende non hanno liquidità è c’è il rischio del fallimento a cascata.

In sostanza è necessaria una forte volontà da parte del Governo di affrontare in modo concreto   l’affannoso problema che ha colpito un intero paese portandolo al collasso, occorre un cambio di rotta immediato che miri ad un rilancio economico e lavorativo.