L’Autunno è arrivato in punta di piedi viste le temperature a giorni ancora molto calde. Sembra proprio uno di quegli anni in cui la celebre “ottobrata romana” faccia strage di cuori per il clima, tra quanti si trovino a transitare da queste latitudini in questi giorni.

Se poi aggiungiamo che per motivi a noi tutti tristemente noti non è che ci sia una gran folla di gente in giro, otteniamo la possibilità di girare Roma godendo di scorci e paesaggi senza impattare nel sovraffollamento tipico della nostra epoca, ritrovando così quelle atmosfere anni ’80 in cui la città riusciva ad accogliere e far star bene tutti senza andare in sofferenza.

Attenzione però perché tutto questo è vero solo se si riescono ad evitare le ore di punta, in special modo la mattina quando la giornata di ognuno prende forma tra scuola e lavoro. E già perche rispetto al passato c’è il rifiuto quasi assoluto di prendere il mezzo pubblico. Chiunque abbia una sola possibilità per evitare autobus e metro non se lo lascia ripetere due volte.

Vale tutto, dalla bicicletta al monopattino alle lunghe camminate a piedi. La paura dei contagi è ancora troppo viva e non viene certo in soccorso l’informazione malata e strumentale, che continua in maniera sempre più vergognosa a confondere le persone togliendo loro serenità.

Dopo un mese dal rientro dalle vacanze i menagrami hanno dovuto rimangiarsi quanto detto e l’annunciata nuova ondata è rimasta solo nelle loro parole di virologi improvvisati e saccenti. Adesso sono iniziate anche le scuole e dopo i titoli allarmistici dei primi giorni, messi su dalla solita stampa di sistema e volti ad esacerbare gli animi ingigantendo ogni minimo pretesto, sembra che la situazione sia sotto controllo.

Dunque se anche con le scuole il sistema non andrà in crisi si potrebbe dire che siamo sulla strada buona per uscire dal tunnel. Sicuramente però alle prime influenze stagionali qualcuno approfitterà per rialzare il polverone e confondere tutto.

Intanto impazza la polemica sulla green card che lo stato vuole obbligatoria per recarsi al posto di lavoro a partire dal 15 di ottobre. Ritenuta da molti incostituzionale sta scatenando le grandi proteste del popolo dei No Vax, ingrossando le sue file con l’ingresso di persone legate all’apparato dello stato come forze di polizia, medici, insegnanti. Proprio quei rappresentanti delle istituzioni sui quali l’apparato centrale, insieme ad una stampa sensazionalistica e a volte vergognosa, aveva puntato forte per mantenere un controllo tipo “regime bianco” che ultimamente però sta saltando per aria.

Quando un Vicequestore di Polizia sale su un palco per dichiarare una posizione contraria a quella assunta dallo stato che lei rappresenta con la sua divisa, la gente va in confusione e dalla confusione al caos il passo è breve.

In questo scenario si inseriscono le elezioni amministrative che a breve porteranno un nuovo sindaco a Roma. Nuovo non per forza però, perché Virginia Raggi sindaco uscente è anch’essa fortemente in corsa. Approfittando della sua posizione tenta di racimolare consensi come può, gestendo le risorse e il loro impiego sulla città non in base alle priorità ma nella maniera più redditizia per racimolare voti.

Ne è prova la campagna maniacale sulle ciclabili che sembra l’unica cosa importante della città di Roma. Spesso limitate a strisce verniciate che nulla hanno dei percorsi protetti e dedicati ai bikers, il più delle volte sono ampiamente inutilizzate, producendo grandi limitazioni alle carreggiate di vie principali che da grande scorrimento si riducono ad imbuti. Risultato: le macchine aumentano la loro permanenza sulla sede stradale, specie ai semafori, moltiplicando le emissioni in atmosfera.

La prova del nove sarà questo inverno quando il “popolo verde” abbandonerà la bicicletta per chiudersi in macchina come tutti gli altri che vivono a Roma e non a Copenaghen o Amsterdam, città di altre dimensioni con altre attitudini urbanistiche. Dei monopattini meglio non parlare per niente e stendere un velo pietoso, ma anche loro sicuramente torneranno buoni per il voto.

Intanto la mondezza invade la città e la vegetazione incolta ricopre i marciapiedi ma questo è un altro tema e al momento non porta voti ed è quindi ignorato. Dei rifiuti invece parlano tutti gli altri candidati, insieme al trasporto pubblico e a tutti gli altri temi e… bla bla bla. Michetti, Gualtieri, Calenda, sembrano tutti volere le stesse cose ma dichiarando di farle meglio degli altri.

Peccato che come spesso accade probabilmente non le farà nessuno adducendo come scusa che “…non è facile visto lo stato di cose che abbiamo trovato…” un ritornello già sentito milioni di volte e che sembra già di sentire, manca solo la voce a cui abbinarlo.

Da segnalare tra le varie scaramucce elettorali l’avversione del PD nei confronti dell’indigesto Carlo Calenda suo ex militante, a cui proprio non si perdona di non aver appoggiato il candidato della sinistra scegliendo di correre da solo. Come dire…C’eravamo tanto amati.

Tanto vale aspettare, poi avremo un nuovo atto di una commedia in cui cambiano gli attori ma la storia è sempre quella e la vittima pure. La città di Roma che tutti i candidati giurano di amare ma che puntualmente poi tradiscono insieme a tutti i suoi abitanti.

Nel frattempo come si diceva, a parte godere della città approfittando del fantastico mix di condizioni climatiche e presenze ridotte, si consiglia anche di andare al mare. Tutt’intorno a Roma le spiagge sono quasi deserte e il sole aspetta chi ha deciso di fare il pieno di energia all’aria aperta in vista del buio che presto inesorabile arriverà.