Questa strana estate in mascher…ina

 

Tanto per non farci mancare niente, alla possibilità di uscire da casa è coinciso un tempo da cani quasi a ricordarci, se mai ce ne dimenticassimo, che questo è veramente un anno sfigato. Per fortuna però con una precisione matematica il 21 di giugno ha segnato una svolta termico – climatica, regalando le temperature di stagione ed inducendo al controllo repentino delle batterie nei telecomandi dei condizionatori.

A questo però non è seguito il consueto esodo nelle spiagge o per le gite fuori porta. Intendiamoci, la gente in giro c’è ma non come sempre. Tanti purtroppo, annichiliti da tanto terrorismo mediatico, si sono ostinati a rimanere blindati dentro casa anche quando non ce n’è più bisogno. Le cautele per proteggersi dal virus vanno ancora praticate per carità, ma siamo passati dal livello attenzione maniacale al livello buon senso.

Ad oggi infatti basta appellarsi alla propria capacità di comprendere la realtà per capire che bisogna applicare alcune norme comuni, ma che altre sono assolutamente inutili oltre che impossibili da praticare. Malgrado ciò è ancora forte quella che è stata definita la “sindrome della capanna”, cioè quel disagio psicologico che viene avvertito qualora non si sia al riparo delle mura domestiche.

Un’insicurezza che è forse il danno più alto prodotto dal covid19 attraverso ore e ore di trasmissioni tv, che come meta-messaggio portavano: Se non stai più che attento morirai. Un terrore spropositato, che oggi è il freno nella ripresa degli entusiasmi verso la vita che provano la maggior parte delle persone. L’icona di questa condizione sono le persone che guidano la macchina con i finestrini chiusi e la mascherina, come lobotomizzati, incapaci di capire che è impossibile contagiarsi da soli.

Sia ben chiaro si è tornati timidamente a mangiare fuori o al mare, ma sempre con un’apprensione e un senso di colpa di fondo che impedisce di produrre una qualsiasi forma di relax. Una violenza psichica gratuita e che avrà parecchie conseguenze, portata nella mente della gente ben oltre quello che necessitava alla salvaguardia della salute. Che sia gratuita viene dal fatto che osservando le misure tutt’ora in atto non si riscontra quella coerenza da farle sentire utili.

Non avrebbero senso altrimenti quei provvedimenti di distanziamento sociale portati all’esasperazione per palestre, ristoranti, pub e qualsiasi forma di attività ricreativa, tra l’altro inefficaci, inapplicate e inapplicabili, a fronte della modalità di fruizione delle metro, che al di là di tutti gli spot televisivi nelle ore di punta non consentono quel distanziamento raccomandato come fondamentale.

Oppure le modalità di fruizione delle spiagge, passate dapprima dal progetto dei bunker in plexiglass al distanziamento degli ombrelloni limitandone il numero di persone che possono fruirne. Provvedimenti che, specialmente all’aria aperta sembrano inutili e che nella maggior parte dei casi vengono solo dichiarati nei cartelli rimanendo poi inapplicati.

L’ennesima pagliacciata all’Italiana che si è vista in questo periodo. Eppure a più di un mese dalla riapertura i contagi sono calati vistosamente e si avvicinano allo zero, a parte condizioni particolari quali quelle di ospedali e simili. Situazioni comunque ormai ampiamente sotto controllo che non giustificano il terrorismo ancora in atto.

Intanto volano gli stracci tra Oms, virologi e quanti hanno riempito l’etere per mesi, dicendo tutto e il contrario di tutto e dandosi del ciarlatano a vicenda. Una manna dal cielo per le orde di complottisti, che abbandonato momentaneamente il terrapiattismo si dedicano all’attualità elaborando teorie che coinvolgono ordini superiori di governo del pianeta, logge segrete, controllo di massa, Bill Gates e 5G, rei secondo loro di aver progettato tutto questo per il controllo e la parziale estinzione dell’umanità.

Nel Pantheon complottista mancano soltanto gli alieni, ma in attesa di una seconda ondata che forse non arriverà mai c’è ancora tempo per tirarli in ballo. A loro si sa, piace lavorare di fantasia altrimenti, se si attenessero al quotidiano di Roma di materia da elaborare ne avrebbero tanta. All’ombra dei comizi televisivi di governo e di attività di facciata che sanno tanto di fuffa mediatica internazionale, tipo gli “Stati generali” ennesima produzione di chiacchiere, si consumano le solite nefandezze, purtroppo queste si frutto di complotti alle spalle dei cittadini della giustizia e della legalità.

Dall’inchiesta che ha derubricato Mafia Capitale ad un banale caso di corruzione con la scarcerazione di Buzzi e Carminati, fino al Caso Palamara che ha mostrato una magistratura incostituzionale ed organo di partito ad uso e consumo di politici e potenti, rendendo la giustizia una merce di scambio a disposizione di chi indegnamente la gestisce. Roba che in qualsiasi altro paese una storia così avrebbe provocato ben più della “tarantella” tutta italiana con la quale si sta gestendo la questione per non tirare in ballo tutti quelli coinvolti nelle vergognose intercettazioni di Luca Palamara.

E in mezzo a tutto questo fetore di marcio politico, nel bel mezzo di un’emergenza economica senza pari dal dopoguerra ad oggi, senza nessun ritegno in parlamento sono riusciti a concentrare i loro sforzi sull’annullamento dei tagli ai vitalizi dei parlamentari così ripristinati al loro primitivo squallore. La sensazione sempre più palese è quella di una politica non prova più nessun pudore nel prendere per i fondelli i propri cittadini. Non ne teme nessuna reazione tanto sono annichiliti e ridotti a coscienze senzienti e manipolate grazie all’informazione sempre più controllata e a contentini sparsi qua e la come i bonus vacanze, il bonus monopattino ed altre amenità varie.

Per fortuna che Roma sa sempre ammaliarci con le sue grandi attrattive vecchie e nuove. Sicuramente in questo periodo visitare monumenti e siti richiede l’attenzione di prenotarli per tempo, è pur vero però che causa contingentamento degli ingressi, le visite agli stessi risultano più fruibili.

Per le mostre che hanno ripreso la loro programmazione da segnalare “World Press Foto 2020” al palazzo delle esposizioni fino ad Agosto. Rassegna annuale che premia la fotografia di reportage sui fatti più importanti del mondo dello scorso anno e che, nell’edizione futura 2021 c’è da scommetterci sin d’ora, vedrà rappresentato tutto il mondo in mascherina.