Elisabetta Rogai
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27.06.2020

“Alba rosa” a Torre del Lago:
la Enoarte di Elisabetta Rogai
nel teatro dedicato a Puccini

 

 

L’appuntamento è fissato venerdì 10 luglio 2020 nel Foyer del Gran Teatro Puccini di Torre del Lago (Viareggio, LU). Alle ore 19 il Presidente della Fondazione Festival Pucciniano, Maria Laura Simonetti, inaugurerà la mostra “Alba rosa. Pitture al femminile di Elisabetta Rogai”. 

Inserito nel calendario degli appuntamenti collaterali del 66° Festival Puccini (che inizia ufficialmente stasera), l’evento espositivo si protrarrà sempre con ingresso libero fino al 21 agosto 2020 e si preannuncia carico di aspetti emblematici a cominciare dal titolo che guarda a un’alba, cioè a un nuovo inizio, che si tinge di rosa, poiché molto spesso i soggetti dipinti da Elisabetta Rogai sono donne, ognuna con la propria storia da raccontare ricca di fascino, di vitalità, di speranza. In tutto saranno visibili 11 opere dell’artista fiorentina - che quest’anno festeggia i suoi primi 50 anni di attività espositiva che ha spaziato in tre continenti - realizzate con varie tecniche, compreso la pittura con il vino. 

Nasce infatti nel 2011 la cosiddetta “Enoarte” di Elisabetta Rogai, risultato di una intuizione rivoluzionaria: sulla tavolozza, infatti, il vino diventa arte grazie alla tecnica di fissaggio naturale adottata dall’artista, cioè i colori non sbiadiscono oltre una certa soglia. Dunque il vino invecchia sulla tela passando dalle cromie tipicamente giovanili a quelle caratteristiche della maturità. Di norma, in cantina questo processo richiede diversi anni, mentre sulla tela la trasformazione della nouance si avvia già dopo un mese e si completa nei mesi successivi, secondo quando viene steso il fissativo e in quale quantità. E lo stesso vale per l’aceto balsamico, di cui in mostra si potrà ammirare un’opera.

Per dimostrare questa straordinaria tecnica pittorica, durante il vernissage Elisabetta Rogai darà vita a una live performance di Enoarte con una dedica speciale a Giacomo Puccini. Mentre dipinge, infatti, l’artista interagisce col pubblico al quale espone questa sua originalissima tecnica: avvicinandosi alla tela, i presenti possono odorare il profumo del vino, vivendo un’esperienza sensoriale e intellettiva capace di rimandare a ricordi e far rivivere emozioni, dunque diffondere e valorizzare la cultura enologica e “comunicare” il vino di qualità come prodotto della terra e del lavoro dell’uomo, unitamente al piacere della vista della creazione artistica che proprio attraverso il vino prende forma.

Da segnalare, infine, che per i tipi di Angelo Pontecorboli Editore è stato realizzato il catalogo della mostra, la quale è resa possibile grazie al sostegno di alcuni sponsor: Minuterie metalliche Macuz e Malva, Velvetex, Tiziana Petracchi Santandrea Luxury Houses, Forme d’arte e Biondetti. Il vino per la live performance sarà un Chianti Classico 2018 Le Filigare. La cantina, della Famiglia Cassetti Burchi, è stata scelta dall'Artista anche per ricordare Carlo, marito di Maria Grazia Cassetti, che tanto ha amato e tanto ha dato all'azienda vinicola ed è mancato di recente a causa del Covid 19.