Presso la Fortezza borbonica di Civitella del Tronto (TE)

Luigi Pierantozzi per la Fortezza dell´arte

Verrà inaugurata sabato alle 17, presso le Sale espositive della Fortezza borbonica di Civitella del Tronto nell'ambito della Rassegna La fortezza dell'arte, a cura del critico d'arte Massimo Pasqualone, la mostra dell'artista marchigiano Luigi Pierantozzi.

La rassegna, che negli scorsi anni, nelle sale espositive della Fortezza, ha presentato gli sguardi artistici più originali del panorama europeo, con la presenza di Vittorio Sgarbi che, due anni fa, ha inaugurato insieme a Pasqualone la rassegna, presenta, fino al 31 luglio le opere di un interessante artista, sottolinea Pasqualone, che nel catalogo allestito per l'occasione scrive che "Luigi Umberto Pierantozzi attinge da casuali incontri con pezzi di legno presenti in natura o da scarti di falegnameria la possibilità , da un lato, di dire le grandi emozioni della vita; dall´altro di esprimere una visione prettamente plastica sulla realtà e sul mondo attraverso opere che sono sculture, pittosculture, in definitiva rielaborazioni di idee che il pezzo di legno trovato in giro forse già possiede, e tocca all´artista saper leggere quello che già c´è o semplicemente assecondare i tratti di un voto, di una figura, di un´immagine, persino di un frammento e di un attimo che colpiscono l´artista in grado di dire, attraverso una precipua poetica dell´oggi."

Luigi Umberto Pierantozzi (GIDIEFFE) è nato a Fermo nel 1949 ed ha terminato gli studi presso l´Iti “Montania” Fino al 1981 è vissuto a Montelparo e successivamente si è trasferito per un breve periodo ad Ascoli Piceno e poi a Venarotta (AP).

A cinquantuno anni, da autodidatta, ha iniziato a lavorare per hobby il legno e piano piano è diventata la sua passione, lavorando ogni tipo di legno che incontra nelle sue passeggiate in montagna o pezzi di scarto di falegnameria.

In natura trova spesso il soggetto da realizzare e quindi si tratta solo di assecondare i tratti già esistenti, altre volte segue solo la sua fantasia per fermare e trasmettere al legno e a chi lo guarda gli stati d´animo dell´artista