Sull´ultima possibilità (prima del paventato governo di “scopo”, che comunque non avrebbe avuto l´appoggio delle Camere) di realizzare un governo Lega-M5s, ci sarebbe voluto il beneplacito dello “Sciamano” Berlusconi. E ciò è avvenuto!

Berlusconi, ha dimostrato di essere un vero statista dando il “nulla osta” all´esecutivo giallo-verde, pur senza rompere l´alleanza di centrodestra.

"Se la Lega intende assumersi la responsabilità di fare un governo con i Cinque stelle, non saremo certo noi a porre veti o pregiudiziali", dichiara in una nota Silvio Berlusconi.

In realtà, il Cav.(intendasi FI ), secondo quanto si apprende da voci autorevoli, non voterà la fiducia, ma si asterrà realizzando una sorta di opposizione responsabile, con criterio etico, ovvero, in parole povere, valutando opportunamente ogni provvedimento governativo prima di esprimere la propria approvazione o meno, rappresenterà un bel sasso nella scarpa per il nuovo esecutivo (leghisti e grillini).

È chiaro che, secondo Berlusconi, la soluzione logica sarebbe stata quella di un governo di Centro-Destra, ovvero della coalizione che ha primeggiato nelle elezioni, guidato da una personalità indicata dalla Lega, governo che avrebbe sicuramente trovato in Parlamento i voti necessari per governare, ma questa soluzione ( chiaramente invisa ai poteri forti di Bruxelles), non è stata neppure considerata dal Capo dello Stato.

Al culdesac cui si era arrivati, lo spettro di un governo approvato da quei poteri forti (le forze "occulte" della finanza e le lobbies industriali) che tengono in scacco la storia e i destini dei popoli, ha sciolto ogni dubbio sulla necessità di dare al Paese un governo fedele ai risultati elettorali e non agli interessi ultranazionali.

Bene, a questo punto, il presidente di FI, con la sua responsabile decisione, ha sacrificato le legittime aspirazioni partitiche per il bene dell´ Italia e degli italiani; nuove elezioni a luglio sarebbero state un vero disastro per il Paese e verosimilmente non avrebbero mutato l´attuale quadro elettorale.

Adesso, Salvini e Di Maio al lavoro e senza tanti fronzoli, ché di “promesse” se ne son fatte tante!

L´Italia ha bisogno di un buon governo e di uscire dai guai in cui si trova. E, all´uopo, ricorderemmo ai due: “... qui si parrà la tua nobilitate.”(Dante,Inferno 2,7-9).

di Redazione