Ho dovuto prendere una decisione difficile: uscire dal PD.

Come alcuni affermano, un partito politico non è un taxi da cui si scende o su cui si sale, a seconda della convenienza e magari per salire sul carro del vincitore di turno. È vero, ma questo non è assolutamente il mio caso! La mia storia s´identifica con quell´antica e genuina cultura politica che ha sempre prodotto buoni programmi sociali di governo e ottimi personaggi politici. Ho scelto, a suo tempo e con molte speranze, il PD divenendo segretario del I° circolo nello Stato di Rio de Janeiro.

Col tempo, però, la mia idea di un partito democratico, innovativo, efficiente e progressista è svanita nel nulla e non mi sento più, lasciatemelo dire, “protetto” dal partito su cui, per anni, ho riposto la mia fiducia. Sono, altresì, convinto che anche molti nostri connazionali, particolarmente quelli che vivono all´estero, si sentano orfani dell´ideologia del PD; molte le divisioni, i rimpasti dall´alto senza dare ascolto alla base e, non ultima, la perdita d´identità, tant´è che un malessere diffuso e diversificato sta abbracciando, non da oggi, i ranghi del Partito, a testimonianza di una sofferenza (ideologica e metodologica) nei confronti degli attuali dirigenti.

Per giunta, non c´è un vero leader capace di raddrizzare la rotta, per cui non posso più riconoscermi in questo Partito.

Da ciò è maturata la mia difficile decisione.

Ora cerco un´alternativa, una nuova casa e sento d´averla trovata nei valori in cui credo e oggi responsabilmente rappresentati da Liberi e Uguali.

Giuseppe Arnò

Già segretario Circolo PD

Nova Friburgo- Rio de Janeiro