Il 6 e 7 luglio a Roma Convegno Internazionale: Cria e Università di Tor Vergata illustreranno i principi giuridici e fiscali per ridare slancio agli investimenti, in un mercato in forte evoluzione, attraverso nuove forme di partenariato pubblico-privato Roma, 3 luglio 2017 – Solo definendo regole certe e condivise si può ridare slancio agli investimenti in infrastrutture, unico motore per la ripresa economica. Il 6 e 7 Luglio si apre un Congresso internazionale per dare risposte agli operatori economici del mondo delle costruzioni fortemente interessati a partecipare alla modernizzazione dei paesi nei quali la crescita è ancora limitata dalla carenza delle infrastrutture necessarie, tra le quali: strutture idriche, energia, telecomunicazioni e banda larga, vie di trasporto. Il Fondo Monetario Internazionale certifica che l'America Latina è uscita dalla recessione e che l'economia della regione ha ripreso la via della crescita (principalmente Brasile, Messico, Colombia, Cile, Argentina, Bolivia e Perù). Le infrastrutture indispensabili nell'area richiedono oltre 500 miliardi di euro nei prossimi anni. Una grande occasione per le nostre imprese di costruzione per sviluppare fatturato estero nei paesi aperti a partnership e presenza italiana. Investitori e imprese ci sono ma chiedono di operare in un contesto legale, governato da regole chiare e semplici in grado di consentire valutazioni sulla fattibilità economica e sui rischi dei progetti finanziati, certezze sulla programmazione, progettazione e closing finanziari. La cornice in cui muoversi è stata definita e con essa le tutele per supportare i finanziamenti e gli accordi commerciali. Se ne discuterà in occasione del Congresso “Regole comuni su investimenti e partenariato pubblico privato per le infrastrutture” organizzato dal Comitato per le regole comuni negli investimenti e infrastrutture tra Italia e America Latina (CRIA) e dal Centro di Studi giuridici Latinoamericani (CSGLA) dell’Università degli Studi Roma Tor Vergata presso la sede dell'Ance (Associazione Nazionale dei Costruttori) in via G.A. Guattani, 16. Parteciperanno imprenditori, economisti, giuristi, politici delle due sponde dell’Atlantico. Un tavolo di confronto con le imprese consentirà di affrontare i problemi relativi alla realizzazione delle infrastrutture già approvate nei singoli paesi della regione. Tra gli altri, sono previsti gli interventi di Cesare Mirabelli, Presidente emerito della Corte Costituzionale, e Rodolfo Barra, ex Ministro della Giustizia e Professore della Pontificia Università Cattolica argentina, sul tema della prevenzione e soluzioni dei conflitti nei contratti,  Gregorio De Felice, Chief Economist di Intesa Sanpaolo, che chiarirà il rinnovato ruolo delle istituzioni bancarie, Mario Ciaccia, ex Vice Ministro delle Infrastrutture e Trasporti e Presidente di Sezione onorario della Corte dei Conti, che metterà in correlazione la progettazione e la bancabilità di un’opera, mentre il Professor Riccardo Cardilli dell’Università di Tor Vergata illustrerà i contratti di partenariato pubblico privato per le infrastrutture e l’importanza del tipo contrattuale. Per l’occasione arriveranno in Italia le figure chiave del mondo politico e imprenditoriale dell’America Latina per illustrare i progressi in campo giuridico ed economico.  

Ufficio Stampa: Angela Luisa Colasuonno +39 3461368985; lillycolasuonno@libero.it 

AGGIORNAMENTO 9.7.17

Concluso a Roma il Convegno internazionale di Cria e Università di Tor Vergata: attraverso nuove forme di partnership si può ridare slancio agli investimenti e favorire anche le Pmi   
Roma 7 luglio 2017 – Il cambio di rotta è avvenuto: molti Paesi dell’America Latina hanno introdotto regole più chiare e semplici per attrarre, nei settori chiave delle proprie economie, investimenti di imprese private straniere.  Le stesse necessitano di risorse finanziarie nei trasporti, nell’energia e nelle telecomunicazioni che permetterebbero un’accelerazione del commercio, sia tra Paesi della regione che con Paesi terzi. Il tutto accompagnato da una forte crescita economica destinata a proseguire in futuro: i dati macroeconomici mostrano che l’area nel 2017-2018 continuerà a crescere, tenuto anche conto dell’andamento dei prezzi delle materie prime, in particolare in Argentina e Brasile con conferme positive di Cile, Colombia, Messico e Perù. Un mix di ingredienti che renderà ancora più interessante l’investimento nell’area dell’America Latina non solo per le grandi imprese ma anche per le Pmi che possono strutturare nuove forme di collaborazione pubblico-privato. 
Lo scenario è stato definito in occasione del Convegno internazionale che si è chiuso oggi a Roma “Regole comuni su investimenti e partenariato pubblico privato per le infrastrutture” organizzato dal Comitato per le regole comuni negli investimenti e infrastrutture tra Italia e America Latina (CRIA) e dal Centro di Studi giuridici Latinoamericani (CSGLA) dell’Università degli Studi Roma Tor Vergata. Un parterre altamente qualificato: economisti, giuristi, politici delle due sponte dell’Atlantico si sono riuniti a Roma presso la sede dell’Ance a dimostrazione del forte interesse che le imprese nutrono verso le nuove opportunità che si stanno aprendo nell’America Latina a valle della definizione di regole internazionali certe in grado di prevenire conflittualità e, in ogni caso, di fornire soluzioni celeri e di nuovi strumenti di finanziamento sul mercato. 
Per Riccardo Cardilli, direttore del CSGLA e professore ordinario dell’Università Tor Vergata, “Il congresso ha confermato l’importanza di un approccio interdisciplinare al tema dove giuristi, economisti e operatori economici hanno potuto interagire sui problemi tecnici  di alta complessità”.  
“Nell'incontro le imprese italiane e quelle latino-americane hanno raggiunto l'obiettivo di una comune volontà di realizzare infrastrutture lavorando insieme. Si aprono mercati importanti, settori puntualmente individuati da esponenti di importanti Paesi (tra gli altri Argentina, Brasile e Cile). Il congresso segna un punto di non ritorno nella decisione di lavorare insieme nell'area latino americana su un mercato infrastrutturale di centinaia di miliardi nel quale la presenza italiana potrà rivelarsi protagonista” ha commentato Mario Ciaccia, ex vice ministro delle Infrastrutture e Trasporti e presidente di Sezione onorario della Corte dei Conti.  
Per Gregorio De Felice, chief economist di Intesa Sanpaolo, “le molte opportunità potranno essere colte solo con nuove forme di collaborazione pubblico-privato. Il ruolo dei privati nella 
progettazione e nella realizzazione delle opere infrastrutturale è in grado di fare la differenza con il valore aggiunto rappresentato dall’esperienza maturata nelle imprese”.  
Interventi significativi sulle regole comuni a sostegno degli investimenti e del partenariato pubblico privato sono stati colti da Rodolfo Barra, ex ministro della Giustizia e Professore della Pontificia Università cattolica, e Cesare Mirabelli, presidente emerito della Corte Costituzionale.  

 

Ufficio Stampa: Angela Luisa Colasuonno +39 3461368985; lillycolasuonno@libero.it